Atri. Nella città ducale i medici di base sarebbero “abilitati” a somministrare solo il richiamo del vaccino anti Covid e non la prima dose. Per questo motivo, i consiglieri comunali Paolo Basilico e Giammarco Marcone hanno scritto una lettera al commissario straordinario per l’emergenza, Generale Paolo Figliuolo.
Preg.mo Generale,
in qualità di Consiglieri Comunali della Città di Atri (TE), in seguito alle tante segnalazioni che ci provengono dai cittadini, desideriamo portarla a conoscenza del provvedimento emesso dalla ASL di Teramo il 20 Maggio u.s. indirizzato ai Medici di Base del nostro Comune, che da due mesi ormai effettuano le vaccinazioni a domicilio e nei propri ambulatori.
Spiace considerare, invece, che con suddetta nota, la ASL di Teramo ha comunicato loro la possibilità di effettuare solo i richiami, di fatto non consentendo più loro la regolare somministrazione della prima vaccinazione alla popolazione.
Pertanto, nell’esprimerLe i nostri sentimenti di gratitudine per il lavoro che sta svolgendo con passione, professionalità e onore verso la nostra nazione, Le affidiamo tutte le nostre perplessità, poiché davvero non riusciamo a comprendere le motivazioni di tali scelte che riteniamo molto gravi.
I Medici di Base, che rappresentano la prima interfaccia con i malati, in questo anno e mezzo hanno dato grande prova di impegno e dedizione, di aiuto soprattutto alle fasce più bisognose e vulnerabili.
Conoscendo le sue capacità e l’immediatezza negli interventi, auspichiamo un suo sollecito intervento perché i nostri medici di base, che conoscono le patologie dei propri assistiti e hanno un rapporto umano indispensabile per alleviare quei disagi, soprattutto con le persone anziane e i soggetti fragili, possano continuare a contribuire alla lotta contro la pandemia.
Attendiamo fiduciosi, e con l’occasione, certi di un suo autorevole intervento volto a garantire migliori servizi ai nostri cittadini, porgiamo cordiali saluti.