“Assente ingiustificato l’Assessore al Turismo Giorgio D’Ignazio che si è fatto sostituire dal vicepresidente regionale aquilano Giovanni Lolli”, specifica il deputato M5S Fabio Berardini che ha sollecitato l’incontro.
“Il Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino”, continua Berardini, “non ha potuto fare altro che prendere atto che la gestione pubblica della società Gran Sasso Teramano (di cui la Provincia di Teramo detiene la maggioranza delle azioni) è stata completamente fallimentare soprattutto a causa della completa assenza di programmazione a lungo termine.
Un tema vitale che è stato trattato per il futuro della stazione è stato quello della messa in sicurezza dal pericolo valanghe di tutta la località: infatti se entro fine anno non verranno istallati dei dispositivi per la messa in sicurezza (magari accogliendo le istanze delle associazioni per un minimo impatto ambientale) si rischia di chiudere tutte le attività esistenti a Prati di Tivo visto che, a seguito della tragedia di Rigopiano, gli uffici della regione preposti al controllo del fenomeno nevoso hanno subito una forte scossa.
Un altro tema fondamentale trattato è stato quello della futura programmazione turistica.
“Prendiamo atto che la Provincia di Teramo e la Regione, dopo un lungo silenzio, hanno iniziato a prendere in considerazione la problematica di Prati di Tivo, palesando il fallimento della gestione degli impianti da parte della Società Gran Sasso Teramano”, prosegue il deputato.
“Chiediamo un impegno immediato al Presidente Renzo Di Sabatino al fine di pubblicare immediatamente un bando per la gestione della stagione invernale 2018/2019 e nel frattempo organizzare un tavolo di lavoro con i rappresentanti istituzionali e gli operatori economici interessati per un progetto di rilancio pluriennale. Abbiamo ascoltato gli annunci del vicepresidente Giovanni Lolli che, però, ci sono sembrati un modo per lavarsi le mani della questione e non impegnare la Regione in prima persona.
Ricordo al vicepresidente che la Regione Abruzzo ha competenza esclusiva nella promozione e valorizzazione del turismo e, pertanto, dovrebbe essere l’Assessore al turismo Giorgio D’Ignazio a coordinare gli operatori e gli enti istituzionali coinvolti: lasciare tutto sulle spalle degli operatori locali è troppo facile. La politica è pagata per impegnarsi e per lavorare, non solo per stanziare fondi” conclude il deputato pentastellato.
Il Movimento 5 Stelle è pronto a dare il massimo impegno e contributo nei limiti dei poteri del Parlamento che in attività di turismo sono molto limitati. Garantiremo, inoltre, la massima attenzione sul problema per non lasciare soli gli operatori e le istituzioni locali”.