“Al tribunale di Teramo servono più giudici”: la visita di Sigismondi e Liris

Proseguono le visite istituzionali dei senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris nei tribunali abruzzesi.

Dopo quelle dedicate ai presidi di Avezzano, Vasto, Lanciano e Sulmona, e al tribunale per i minori di L’Aquila, questa mattina si sono recati nel tribunale di Teramo, accompagnati, in rappresentanza della Regione Abruzzo, dal sottosegretario alla presidenza, Umberto D’Annuntiis, per un incontro con il presidente del tribunale, Carlo Calvaresi, il presidente del consiglio dell’Ordine teramano, Antonio Lessiani, e il rappresentante della Camera penale di Teramo, Giovanni Gebbia.

“Le principali criticità riscontrate – riferiscono i due Senatori – sono legate all’elevata percentuale di procedimenti iscritti che, storicamente, supera quella dell’intero distretto giudiziario abruzzese. Come diretta conseguenza, il carico individuale dei 18 giudici attualmente in servizio – rispetto ai 23 previsti dalla pianta organica, compresi i presidenti del tribunale e della sezione civile  – è di gran lunga maggiore rispetto alla media rilevata negli altri Tribunali abruzzesi. Nonostante l’importante lavoro di riorganizzazione della struttura che il presidente Calvaresi ha attuato e con risultati tangibili – evidenziano Sigismondi e Liris –  l’ufficio giudiziario teramano non può snellire, in tempi brevi, tutti i procedimenti arretrati, trattandosi ormai di un accumulo cronico, anche ultradecennale. L’ipotesi di lavoro emersa durante l’incontro riguarda certamente l’aumento del numero dei giudici, anche considerando che l’assegnazione di almeno un giudice in più consentirebbe altresì di istituire la sezione penale”.

E ancora: “Abbiamo ribadito il nostro impegno ad affrontare con determinazione le problematiche che compromettono il buon funzionamento di tutti i nostri tribunali – hanno sottolineato  – e per creare le condizioni affinché gli operatori della Giustizia possano svolgere al meglio il proprio lavoro. Problematiche che l’attuale governo nazionale ha ereditato dalle passate legislature e che già preso in esame, anche attraverso il decreto per il rafforzamento delle pubbliche amministrazioni, recentemente approvato ed ora in discussione alla Camera”, concludono Sigismondi e Liris.

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