Teramo. Mezzi sempre più usurati dal tempo e dal loro utilizzo. Decine di autobus fermi nei depositi di Teramo e Giulianova, mentre quelli “superstiti” sono sottoposti ad un intenso utilizzo, che non consente rotazione e turn-over programmati.
La situazione riguarda i mezzi della Tua, la società del trasporto unico abruzzese e la sollecitazione, molto critica nelle analisi, arriva da Davide Di Sabatino, Sa Filt-Cgil di Teramo.
“In questa difficoltà le avarie sono sempre più frequenti”, sottolinea in una nota, ” nonostante il lavoro frenetico dei pochi addetti delle officine, che operano anche fuori dagli orari di apertura consueti e talvolta nei festivi, non si riesce più a star dietro ai guasti e così stiamo assistendo ogni giorno ad una vera e propria corsa per tappare i buchi, cioè trovare un autobus per ogni turno di lavoro, per ogni servizio, per ogni località.
La normalità pare essere sempre più lontana ed ultimamente è la stessa società che programma il lavoro per la giornata seguente senza che vi siano tutti i bus disponibili per quante sono le corse da eseguire.
Si organizzano rammendi nella rete dei servizi, tentando di riportare a casa studenti di più paesi, di più località con un bus destinato ad una destinazione limitrofa o ad un percorso diverso, aggiungendo deviazioni per sopperire alla mancanza del momento.
Ovviamente, però, disguidi e ritardi per gli utenti non sono più una eccezione e sono sempre più le corse non effettuate.
A questa condizione, mentre i nostri richiami nel tempo si facevano evidentemente sempre più consistenti, ha fatto da contraltare una serie di rassicurazioni pervenute dalla dirigenza societaria e dalla politica con cui si annunciavano gli arrivi di nuovi veicoli. Conferenze stampa, ma anche accordi sindacali non onorati, proclami rassicuranti con numeri di mezzi e cifre da spendere che via via si sono dissolti. Si, perché nella provincia teramana non si è visto nulla e la situazione sui servizi di trasporto pubblico è sempre più grave”.
Questione biglietti. Nella presa di posizione, ovviamente, non può non essere sottaciuta la questione legata alla difficoltà, ancora da sanare, del reperimento dei titoli di viaggio.
“Del resto”, prosegue il sindacalista, “cosa bisogna pensare quando si svolgono servizi senza che si possano reperire biglietti per i passeggeri per giorni e giorni, oppure quando è ormai diffusa e generalizzata la mancanza delle apposite segnalazioni per le fermate, …già!… le paline!, non stiamo mica parlando delle fermate intelligenti o interattive!? Adesso mancano persino gli autobus, praticamente manca l’a b c del trasporto.
Mentre aspettiamo, come da annunci aziendali di questi ultimi giorni, che l’azienda diventi ‘smart’ in ambito di titoli di viaggio con l’ausilio di nuove tecnologie e supporti elettronici rivolti al futuro ed alla modernità, ci preme ricordare che c’è un presente che non funziona molto bene, nel quale l’azienda non riesce a garantire il passaggio di un bus, l’acquisto di un titolo di viaggio, una palina alle fermate”.
E gli esempi su questa situazione non mancano. Arrivano dalla Val Vibrata. Nei giorni scorsi si eravamo occupati dei problemi di un mezzo utilizzato per coprire la tratta Controguerra-Teramo via Garrufo. Ebbene, risolti i problemi legati al riscaldamento e al sedile scardinato, resta quello delle infiltrazioni di acqua. Che cade all’interno del mezzo, anche quando non piove, vista la presenza delle infiltrazioni nell’intercapedine.