La tragedia di via Longo a Teramo della scorsa notte è per certi versi per molti annunciata. Lo sussurrano i vicini residenti, che magari altri come Alessia Sardella, 44 anni teramana, o Ablie Ceesay di 26 anni, avevano già notato introdursi in un’area transennata dal Comune di Teramo.
Alloggi disabitati dopo il terremoto, dove la coppia ha trovato riparo la scorsa notte ma anche la morte per le esalazioni di monossido di carbonio. L’assessore Ilaria De Sanctis, commossa, ha sottolineato questa mattina che Alessia era in carico ai servizi sociali, aveva una camera d’albergo all’hotel Michelangelo ma avrà forse preferito seguire Ablie. Indiscrezioni raccontano che potrebbero essere entrati da una finestra e da lì purtroppo mai più usciti.
Saranno le indagini del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Teramo, diretto dal capitano Marino Capponi, a chiarire i fatti ed eventuali responsabilità, coordinati dal magistrato di turno Davide Rosati.
L’autopsia servirà ad accertare le cause del decesso dei due giovani e non è escluso che, visto l’accertamento irripetibile, vengano per atto dovuto inviati avvisi di garanzia.
Nel frattempo vicini o residenti della zona: “Bisognava adoperarsi prima, quando accadono queste cose è troppo tardi”.