Tortoreto. Il contratto di solidarietà per dodici mesi, a partire da luglio, rappresenta di certo un passo importante, viste quelle che erano le premesse quando la vertenza Betafence era deflagrata, in un caldo pomeriggio d’estate.
E questo aspetto le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici (Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil Uilm) e i rappresentanti sindacali dell’azienda oggi, in occasione di una conferenza stampa dinanzi all’ingresso della Betafence, lo hanno ribadito a chiare lettere. Ricordando anche quella che è stata la mobilitazione, costante, che non si è mai allentata.
Il contratto di solidarietà per 12 mesi, con l’impegno da parte dell’azienda di prevedere un’integrazione salariale, appare un punto fermo di fronte ad una prospettiva che prevedeva la delocalizzazione e una drastica riduzione del personale dello stabilimento sulla bonifica del Salinello.
Ora, il prossimo passo, quello immediato, sarà quello di formalizzare l’accordo raggiunto al tavolo regionale. Poi ci sarà da programmare il percorso successivo: l’attivazione da parte della proprietà della cassa integrazione per ristrutturazione per i due anni successivi. Ma, visti gli accadimenti da luglio ad oggi, è ancora prematuro prefigurare scenari già delineati. E l’obiettivo delle maestranze è quello di mantenere intatta la forza lavoro anche nella fase successiva.
Il commento dei sindacati