Detta in soldoni: il locale sulla riviera di Tortoreto è regolarmente aperto e il provvedimento del Comune è stato sospeso senza nessuna efficacia
E’ questa la natura del contenzioso nato tra il Comune di Tortoreto e il Sayonara beach, relativamente a dei verbali emessi dal carabinieri nel corso dei controlli estivi.
Sulla base dei due verbali, sul superamento degli orari musicali, sulla scorta del regolamento comunale sulle attività rumorose, il comandante della polizia locale di Tortoreto ha emesso una specifica ordinanza di sospensione delle attività musicali e danzanti per 15 giorni.
Il provvedimento, però, è stato impugnato dalla proprietà del locale della riviera di Tortoreto, attraverso i suoi legali (Fabrizio Antenucci ed Enrico Ioannoni Fiore), dinanzi al tribunale amministrativo aquilano che ha accolto l’istanza cautelare. Dunque sul piano operativo per il Sayonara non cambia nulla: può continuare regolarmente la propria attività.
Non manca, però, sulla vicenda una presa di posizione dei legali del Sayonara che fanno una sorta di parallelismo tra la querelle con il Manakara e quella nata con il Sayonara.
“Due verbali emessi, come al solito in differita, dai carabinieri a fine agosto per “musica di sottofondo” hanno costituito la base dell’ordinanza di sospensione della musica per addirittura 15 giorni”, sottolineano i due legali.
“Da legali auspichiamo da un lato di non dover replicare la serie di ricorsi a raffica degli anni precedenti (leggasi Manakara) e dall’altro di assistere invece ad un diverso comportamento del comune di Tortoreto che si orienti e si ponga al fianco e a supporto degli imprenditori che innovando e faticando attirano utenti anche da fuori regione, contribuendo alla crescita e alla ricchezza del territorio comunale”.