Tortoreto. Tre tappe per disegnare e realizzare il nuovo polo scolastico.
Un percorso che deve partire dal basso (con il coinvolgimento del mondo della scuola e dei genitori), che poi non può prescindere da avere per le mani un progetto utile per intercettare finanziamenti utili per realizzare un edificio pensato per la didattica (ma non solo) e tecnologicamente all’avanguardia.
Polo scolastico abbandonato? Tutt’altro. Quasi a voler sgombrare il campo da voci e illazioni circolate nelle ultime settimane, ma per svelare quello che è stato il percorso avviato di recente, l’amministrazione comunale di Tortoreto ha tenuto una conferenza stampa per delineare cosa bolle in pentola è quella che è l’idea di fondo, peraltro ben stampigliata nel programma elettorale, per arrivare a dotare il territorio di un nuovo a funzionale polo scolastico.
Il sindaco Domenico Piccioni e il consigliere comunale con delega ai programmi strategici, Lanfranco Cardinale, hanno spiegato la strategia che sarà seguita da ora in avanti. Non esitando a definirla un’operazione di portata storica, visto l’ambizioso progetto nella sua complessità.
I tre step. Sono tre le fasi, strettamente correlate tra loro, che saranno messe in pratica nei prossimi mesi. Uno studio per il polo scolastico (nella variazione di bilancio sono stati previsti 15mila euro), aperto al mondo dell’università. Che poi sarà il percorso guidato attorno al quale gli esperti del mondo accademico saranno affiancati da amministratori, mondo della scuola e cittadini, per pensare al nuovo spazio per la didattica. Nella fase successiva, attorno all’idea nata, si procederà ad uno studio di fattibilità, che fungerà anche da progetto preliminare. E infine un concorso per la progettazione (l’Ente metterà a disposizione nella prossima bilancio una cifra di circa 80mila euro), con individuazione di chi materialmente seguirà l’opera sul piano della progettazione esecutiva e direzione dei lavori.
“ Nelle scorse settimane”, ha sottolineato il sindaco Domenico Piccioni, “ abbiamo avuto un incontro con il Miur per definire la strada da seguire e il percorso necessario per intercettare i fondi necessari per realizzare la nuova struttura. Per pensare al polo scolastico abbiamo pensato ad una strada che deve partire dal basso. L’assistenza di esperti deve essere poi l’elemento attorno al quale avviare un ragionamento con coloro che vivono il territorio e la scuola”.
Lo stesso sindaco ha anche spiegato del perchè i fondi per il concorso di idee per il polo scolastico, previsti nel bilancio 2018, sono stati utilizzati per contrarre il mutuo per lo stadio Pierantozzi. “Esigenze solo contingenti”, ha ricordato, ” visto che nel Dup nulla è stato modificato rispetto al polo scolastico”.
“ Il progetto deve rispondere alle esigenze del territorio e a quelle di una scuola moderna”, ha aggiunto Lanfranco Cardinale. “Partendo dall’aspetto pedagogico con una scuola che deve essere aperta al territorio. Un percorso aperto e guidato dal mondo accademico. Una volta con in mano una progettazione preliminare potremmo poi bussare a denari”.
I tempi. Fare delle previsioni sui tempi per raggiungere l’obiettivo finale, al momento, è ancora prematuro. Certo è che nei prossimi 100 giorni il primo step sarà sicuramente avviato, per poi procedere al bando per la progettazione. Quello che è al momento non è in discussione, è la localizzazione del polo scolastico. L’ampia area di quasi 12mila metri quadrati ad ovest dell’Hotel Ambassador.