Tortoreto. Un monitoraggio, con rilievi topografici, per fotografare quella che è la situazione delle cosiddette spiagge emerse del litorale di Tortoreto.
Se da un lato il fenomeno erosivo è distante solo pochi chilometri a nord (anche se alcune situazioni localistiche, non solo visive affiorano), l’amministrazione comunale ha affidato un incarico tecnico da 10mila euro per lo studio e i rilievi topografici del litorale per tenere sotto osservazione quella che è la linea di costa e quelle che sono le modifiche in atto sulla riviera. L’affidamento dell’incarico tecnico è stato formalizzato con una determina dirigenziale, ma un chiaro riferimento è stato fatto dal sindaco, Domenico Piccioni, nel corso dell’ultima seduta consiliare.
Il tema è stato favorito da una specifica interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Riccardo Straccialini (M5S), che chiedeva lumi sulla vicenda della dune artificiali. Percorso di protezione delle strutture, che però l’associazione Balneator, almeno per l’attuale stagione invernale, è stato congelato viste alcune strettoie di natura burocratica e tecnica. La storia è nota: anche la Regione ha parlato di usare sabbia di cava per realizzare le dune artificiali.
Su questo aspetto, il sindaco ha manifestato la volontà di aprire un confronto anche con la Regione per “istituzionalizzare” la procedura sul modello “Riccione”, con regole magari diverse ma ben chiare nelle attività sulla spiaggia. Va detto, e anche nella seduta consiliare l’aspetto è emerso, che nella zona sud di Tortoreto la creazione di dune artificiali per il periodo invernale è stata effettuata. Delle verifiche sono in corso (non ci sarebbero state autorizzazioni in merito) e saranno anche attivate le procedure per l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi.