Tortoreto. Era un ex dipendente della struttura balneare, di appena 20 anni, e il movente era una ritorsione per motivi economici.
A distanza di due mesi è stato identificato e arrestato l’autore dell’incendio allo chalet Garden Lido di Tortoreto. Il giovane, identificato grazie ad una serie di controlli incrociati (telecamere di sorveglianza e tabulati telefonici) è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare, firmato dal gip del tribunale di Teramo. Il giovane, confinato agli arresti domiciliari, deve rispondere del reato di incendio doloso.
L’incendio. Il rogo nello chalet era stato appiccato lo scorso 5 ottobre, poco dopo le ore 22, attraverso due diversi inneschi. Il piromane era arrivato dalla spiaggia, con del liquido infiammabile, e le fiamme avevano divorato le pile delle palme da ombreggio, depositate alla fine della stagione dinanzi alla struttura balneare. L’incendio, domato dopo oltre due ore di grosso lavoro dai vigili del fuoco di Nereto, aveva distrutto le varie attrezzature balneari per circa 180mila euro.
L’indagine. I carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Gianluca Ceccagnoli, hanno raccolto una serie di elementi utili per risalire al presunto autore dell’atto. Dalle immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nella zona, ma anche i tabulati telefonini per accertare chi si trovava nella zona del lungomare quella sera. Indagini che hanno consentito di stringere il cerchio attorno all’auto usata dal piromane per raggiungere la riviera e poi darsi alla fuga mentre l’incendio divorava le palme da ombreggio.
Il giovane, sentito dagli inquirenti durante l’indagine, avrebbe riferito che avrebbe appiccato l’incendio per ritorsioni di natura economica con i gestori dell’attività, nella quale aveva lavorato.