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Tortoreto, Imu e Tasi: il Comune vince il ricorso e incassa altri 400mila euro per la piattaforma Eni

Tortoreto. Nelle casse comunali arriva un ulteriore tesoretto, da oltre 400mila euro, che riguarda il pagamento di Imu e Tasi da parte della società petrolifera che gestisce la piattaforma Eleonora.

 

Nello specifico, sono stati respinti i ricorsi presentati dall’Eni sugli avvisi di accertamento delle imposte relative agli anni dal 2017 al 2019.
Ma anche per i periodi d’imposta successivi alle normative istitutive delle esenzioni per i cosiddetti imbullonati: ossia macchinari, congegni e attrezzature che si trovano nella struttura della piattaforma petrolifera.

E si tratta di un ulteriore tassello di un percorso avviato in precedenza, sul recupero dei tributi per quanto concerne la piattaforma in attività nello specchio di mare antistante a Tortoreto e che aveva consentito, all’Ente, di introitare quasi 650mila euro, per il periodo compreso tra il 2012 e il 2015. E in entrambi i casi, nei due diversi gradi di giudizio dinanzi alla commissione tributaria, le ragioni del Comune hanno sempre prevalso.

Il sindaco Domenico Piccioni e il vice sindaco e assessore al bilancio Francesco Marconi, in una nota, ringraziano lo staff dell’ufficio tributi, guidato da Marina Marchegiani, e l’avvocato Federica Colaiuda, in qualità di difensore dell’ente, che hanno consentito di perseguire un risultato che pone il Comune di Tortoreto fra i primi in Italia a ottenere più pronunce favorevoli in entrambi i gradi di giudizio a fronte dello schieramento di elevate professionalità legali da parte dell’Eni.

A dare forza alle sentenze c’è il fatto che sia l’Imu che la Tasi sono tributi che rispondono al principio del beneficio, “non potendo negarsi che il soggetto titolare della piattaforma petrolifera (e con esso tutti i soggetti che su di essa lavorano) beneficia, una volta sceso a terra, dei servizi pubblici offerti dal comune prospiciente», si legge nella sentenza. Di conseguenza le pronunce di merito in tutti i gradi hanno categoricamente rigettato le deduzioni dell’Eni che premevano per una esclusione dei tributi Imu e Tasi, alla luce del decreto legislativo 26 ottobre 2019 n. 124 che a partire solo dall’anno 2020 introduce la specifica imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi). La legge statale, lungi dall’affermare l’esenzione dall’Imu, è stata istituita “in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sulle piattaforme petrolifere, il che conferma che, per le annualità precedenti al 2020, tali manufatti erano soggetti alla disciplina ordinaria dei tributi locali Imu e Tasi”, si legge nella nota.