Tortoreto. Non c’è solo la discarica abusiva nella zona a ridosso dell’area di servizio di Tortoreto Est, ma anche una situazione per certi versi paradossale.
I diversi metri cubi di terra da riporto, prelevati da qualche cantiere, e poi depositati in pratica sull’argine del fosso cimitero, in uno dei tratti più ripidi del canale che raccoglie le acque piovane dell’autostrada, ma anche di quella fascia collinare. La scoperta della discarica, infatti, alimentata in una stradina che costeggia la A14, a due passi da via Enzo Ferrari, è solo un aspetto critico della vicenda. E a puntare l’indice sulla questione, lamentando anche lo scarso controllo da parte dell’Ente sulla vicenda, è Domenico Di Matteo, capogruppo di Obiettivo Tortoreto.
A prescindere dalla liceità dell’operazione, perfezionata in uno spazio a metà strada tra aree private e demaniali, resta il fatto che la terra fresca, in caso di un temporale, potrebbe scivolare verso valle in uno dei fossi sotto controllo e per il quale sono previsti a breve degli interventi di sistemazione idraulica. “Resto estefferafatto da questa situazione”, commenta Di Matteo. ” Quando piove cosa succede? Visto che la terra fresca sull’argine sul fosso cimitero. Questo è il segnale di un’amministrazione che è assente sul territorio e che non controlla. Per il fosso cimitero c’è un finanziamento richiesta dal commissario per gli interventi, poi vediamo questo scempio. L’amministrazione Piccioni deve fare maggiori controlli sul territorio ed evitare tali problematiche”.
Rete divelta. Sempre in quella zona, come fa notare Di Matteo, è stato creato un varco nella recinzione della A14 con la creazione di una sorta di ponticello che consente di guadare la cavata autostradale e di accedere direttamente sulla sede stradale. Un aspetto decisamente particolare e che lascia intuire che quel passaggio possa essere utilizzato con frequenza da qualcuno.