E in tutta questa vicenda, emersa nell’ultima seduta del consiglio comunale con il riconoscimento del debito fuori bilancio, presenta una serie di dinamiche molto particolari.
Il primo elemento che poi ha generato la condanna dell’Ente a versare 36mila euro per un episodio accaduto nel 2017 (una donna era inciampata in via Da Vinci per una deformazione dell’asfalto, infortunandosi) prende forma anche dal fatto che lo stesso non si è costituito in giudizio ed è stato giudicato in contumacia. E contestualmente nemmeno è stata attivata la procedura con l’assicurazione per la responsabilità civile.
Tutti elementi che hanno poi generato, probabilmente, un tale esborso per le casse comunali. E per questo, in sede consiliare, il vicesindaco con delega bilancio, ha parlato dell’avvio di una procedura interna per capire cosa sia realmente accaduto per questa situazione.
Poi c’è anche un secondo aspetto, peraltro sottolineato dal consigliere di minoranza Riccardo Straccialini: la causa contro il Comune è stata patrocinata dallo studio legale di Piero Nicola, che siede in consiglio comunale, sempre all’opposizione. Straccialini che ha parlato di scelta poco opportuna.
Particolarmente critico l’intervento di Nico Carusi (Lega), che ha “parlato di situazione paradossale, per tante ragioni. “Non dico che con la costituzione avremmo vinto la causa, ma certo non pagando queste cifre.“ I dubbi sono tanti su questa vicenda: dalle responsabilità che vanno accertate, ma anche dell’opportunità etica di chi occupa un ruolo in consiglio comunale”.
Sempre nella stessa seduta consiliare è stato riconosciuto un altro debito fuori bilancio di oltre 6mila euro per una caduta nella rampa di accesso alla stazione ferroviaria, in via Carducci, che era ghiacciata.