Tortoreto. Si apre un confronto, soprattutto sul piano di applicazione delle norme sulle aree demaniali, che potrebbero anche riportare in auge un percorso che la categoria avrebbe voluto pianificare già nell’attuale periodo invernale.
Quello delle dune artificiali con la sabbia presente sull’arenile, che altro non sono delle forme d protezione delle strutture per i periodi connotati da maltempo e mareggiare. Nei giorni scorsi, infatti, l’associazione BalneaTor, guidata dal presidente Carlo Dezi, ha avuto due diversi incontri in Regione, durante i quali sono stati messi sul tavolo del confronto una serie di problematiche ed esigenze della categoria. Nel primo vertice, la questione è stata sottoposta all’attenzione dell’assessore regionale al demanio, Nicola Campitelli. Poi a distanza di una settimana, una delegazione di associati si è confrontata con la parte tecnica della Regione.
“Sono stati analizzati nei dettagli i punti con maggiore rilevanza dal punto di vista normativo che potrebbero avere una giusta ottimizzazione tra pubblico e privato”, sottolinea Carlo Dezi. “In particolare per quello che riguarda la protezione della costa, dove BalneaTor propone una serie di barriere fatte con la propria sabbia, oltre ai colloqui con lo staff di Campitelli, si sono scambiati opinioni anche con l’ingegnere responsabile delle Opere Marittime.
L’obiettivo raggiunto, grazie alla sensibilità dell’assessore Campitelli e del suo staff, è quello di creare nel prossimo futuro un tavolo di concertazione fra pubblico e privato che attivi le giuste sinergie nel rispetto delle regole e norme ma anche con un occhio alle esigenze del settore turistico”.
Va detto che uno dei temi al centro del confronto, ossia la possibilità di proteggere le strutture con sabbia propria non è per il momento decollata, anche alla luce di quella che è la norma prevista nell’ordinanza balneare che prevede sabbia di cava. Che per perseguire tale percorso, appare un paradosso.