Tortoreto. No all’acquisto di merce contraffatta sull’arenile, sul lungomare e comunque qualsiasi genere e prodotto da venditori che esercitano attività di commercio abusivo.
Il monito arriva dagli amministratori del Comune di Tortoreto ai turisti, residenti e comunque coloro che frequentano la cittadina costiera.
Il messaggio di sensibilizzazione, che nei prossimi giorni sarà sostanziato con la collocazione di cartelli sull’arenile, si lega all’ordinanza contro l’abusivismo commerciale che il sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, ha firmato nella giornata di oggi.
Il disciplinare ricalca quello licenziato lo scorso anno. Oltre a questo però, l’Ente ha come obiettivo quello di sensibilizzare maggiormente i potenziali acquirenti e sta inviando ai titolari di concessioni demaniali e stabilimenti balneari un messaggio da diffondere attraverso i pubblifono nelle spiagge.
L’ordinanza. L’impianto compressivo dell’ordinanza urgente sulle azioni di contrasto contro l’abusivismo commerciale, ricalca il provvedimento già varato lo scorso anno, che conteneva elementi di novità rispetto al recente passato. In primo luogo il divieto di vendere e contrattare (di riflesso acquistare) merci al di fuori dei luoghi deputati al commercio itinerante. In questo ambito rientrano, ovviamente, le spiagge. E’ inoltre vietato sottoposti a massaggio o acquistare altri servizi da soggetti non autorizzati. Sotto questo aspetto sono previste sanzioni da 25 a 500 euro (anche per gli acquirenti) oltre ai possibili rischi di natura penale in caso di prodotti fasi o con marchi contraffatti.
E fatto obbligo ai concessionari e titolari di stabilimenti balneari di presidiare le aree in concessione, compresa anche ogni struttura coperta (cabine, magazzini, depositi, spogliatoi), affinché gli stessi non diventino terreno ideale per la vendita e il deposito di merce, anche non contraffatta, da parte di soggetti non autorizzati. In questo caso oltre alle sanzioni, è prevista la confisca delle merci e di tutte le attrezzature destinate a commettere l’illecito. Qualora venisse accertata l’eventuale compiacenza del concessionario, l’ordinanza prevede come sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento (bar-ristorante) per due giorni. Sanzioni sono previste anche per le attività economiche che fungono da depositi per la vendita non autorizzata prevedono una sospensione dell’autorizzazione dell’esercizio per un massimo di 20 giorni.
Restano in vigore una serie di misure preventive per quanto concerne il trasporto delle merci con furgoni, altri mezzi, buste di plastica.
“Nei prossimi giorni”, scrivono in una nota gli assessori Arianna Del Sordo e Angela Recinella, “ si procederà, con servizi di polizia locale e servizi congiunti con le altre forze dell’ordine al fine di contrastare il fenomeno sul nostro territorio.
L’amministrazione vuole sensibilizzare maggiormente i potenziali acquirenti tanto da posizionare nei prossimi giorni specifici cartelli sull’arenile a monito di eventuali acquisti e sta inviando a tutti i balneatori e concessionari di zone demaniali un messaggio da divulgare attraverso i pubblifoni installati nelle spiagge. Così l’amministrazione intende invitare a non acquistare sulla spiaggia e lungo la costa merce e prodotti di qualsiasi genere da ambulanti e rivenditori che esercitano il commercio abusivo. Tutte le azioni mirate al contrasto del fenomeno del commercio abusivo hanno necessità della collaborazione dei cittadini, dei turisti e degli operatori turistici”.