La percentuale di differenziata a Tortoreto è in una fase di stallo e ora anche nei mesi lontani dal periodo estivo, laddove forse una fisiologica flessione è nella natura delle cose, si registrano percentuali insufficienti.
La riflessione è quasi automatica nell’analizzare i dati relativi al mese di dicembre, forniti di recente dalla Poliservice, l’ente gestore del ciclo integrato dei rifiuti.
Nell’ultimo mese del 2017, infatti, la percentuale di immondizia avviata al riciclo non arriva nemmeno al 51%. A voler sintetizzare il concetto (anche se poi il dato aggregato è frutto di una valutazione più complessa): solo la metà dei rifiuti prodotti viene riciclata. Il resto finisce nell’indifferenziato.
Se nel mese di novembre (sempre dati Poliservice), la percentuale di differenziata era risalita ad oltre il 57%, nei 30 giorni successivi ha fatto registrare una brusca riduzione, al di sotto di quanto accaduto ad ottobre.
Oramai da qualche anno, dopo le ottime performance fatte registrare nei primi anni di istituzione del sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti (con percentuali ben oltre il 60%), il dato si è cristallizzato, su base annuale, a poco più del 50%. E i dati del mese di dicembre non fanno che alimentare preoccupazioni in ottica futura.
È indubbio che in ottica futura sarà necessario studiare una nuova campagna di sensibilizzazione, fermo restando che controlli a sanzioni, sul corretto conferimento dei rifiuti da parte degli ispettori ecologici, sono iniziati da tempo. Di sicuro, va tenuta in considerazione anche una certa ritrosia da parte dei Tortoretani di essere “ligi” come in passato, visto anche il rincaro sulla fattura della Tari prevista nel piano finanziario dello scorso anno.