E’ questo l’epilogo dell’inchiesta sull’appalto degli scuolabus nella cittadina costiera, servizio gestito fino allo scorso 19 gennaio dalla società Fratarcangeli.
Il sostituto procuratore Davide Rosati, infatti, dopo aver chiuso l’inchiesta ha avanzato le richieste in merito.
A rischiare il processo sono l’ex responsabile del settore scolastico del Comune di Tortoreto, Pasqualina Clementoni (da qualche tempo in pensione), accusata di omissione in atti d’ufficio. Ossia di non aver contestato le violazioni all’ex gestore del servizio. Nella stessa inchiesta sono finiti anche i referenti della società di trasporto: Angelo Fratarcangeli e Vincenzina Cocco (soci-amministratori), Giovanni Fratarcangeli (amministratore di fatto) e il responsabile territoriale della società Giacomino Di Giacomo. Che devono rispondere di frode nelle pubbliche forniture, falso materiale commesso da privato e uso di atto falso.
In poche parole, vengono contestate una serie di irregolarità nella gestione del servizio, rilevate dalla polizia stradale, relativamente al periodo compreso tra il 2014 e il 2017.
La pubblica accusa, invece, ha chiesto l’archiviazione per l’ex sindaco di Tortoreto Alessandra Richi e per il vice-comandante della polizia locale, Angelo Romagnoli.