Tortoreto. La sagra della vongola alza il sipario (questa sera, 7 agosto), ma quelle che non si abbassano sono le polemiche e le prese di posizione per un evento storico della cittadina, ma che ha fatto registrare più di una presa di posizione.
L’ultima in ordine di tempo è quella di Angelo Ciarrocchi, presidente dell’Associazione Amici della vongola, che aveva preso parte al bando dell’Ente per organizzare l’evento eno-gastronomico. E che in passato aveva curato l’iniziativa che si tiene in piazza Nassiriya, sul lungomare sud di Tortoreto. Sono diversi gli aspetti attorno ai quali Ciarrocchi poggia le sue attenzioni.
“Con disappunto”, sottolinea, “abbiamo preso atto che l’amministrazione ha deciso di non affidare l’organizzazione della sagra ai pescatori e comunque ad una struttura che storicamente ha pensato e portato avanti nel corso degli anni questo evento. E poi il senso originario si è snaturato. Non più solo valorizzazione del prodotto locale, ossia le vongole, ma l’appuntamento ha lasciato spazio anche ad altre pietanze”.
Insomma, da parte dell’associazione Amici della vongola le decisioni adottate in sede di assegnazione dell’evento, non sono state digerite. Nel novero delle perplessità entrano in gioco altri due fattori: la quota destinata a finalità sociali e i criteri per l’iscrizione all’albo delle associazioni.
“Nella nostra proposta”, prosegue il presidente dell’associazione, “ era specificato che tutti i proventi della sagra sarebbero stati poi destinati a finalità di natura sociale a differenza di chi la organizzazione, che si è fermato al 20%. Poi la stessa associazione non avrebbe i requisiti per essere iscritta all’albo”.