Nuova missiva rivolta ai giovani anche in questo mese da parte del Vescovo Lorenzo Leuzzi.
Ecco le sue parole in concomitanza con la Pasqua.
Cari giovani, oggi, Domenica 1 aprile, 2018, è Pasqua. Dopo aver vissuto il cammino quaresimale è risuonata in tutto il mondo la notizia: “Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui. (…)Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. ” (Mc 16,6). E ora che facciamo? Ritornare indietro nelle nostre occupazioni, o seguirlo lasciandoci precedere da Lui? Cari amici, noi abbiamo imparato il suo insegnamento, ma evitiamo continuamente di rispondere ad una domanda fondamentale: “sappiamo che cosa significa essere preceduti da Lui?”. Senza questa domanda, l’annuncio della resurrezione ben presto resterà un ricordo. Molti ricordano che Gesù è risorto, ma subito la delusione riprende il sopravvento. Perché il ricordo non cambia la mia vita. Molti si illudono che ricordare sia sufficiente per vivere. In realtà non è così. Il ricordo può entusiasmare, ma non arricchirci. La vita continua senza novità, nella monotonia, anche se con qualche accelerazione provocata da momenti esuberanti. Di qui la grande delusione! Tutto torna come prima! Essere preceduti da Lui significa che la storia non è già definita, già programmata, ma aperta. Aperta alle mie scelte, alla mia personale responsabilità. E’ la scelta della vita! Molti nella storia preferiscono tornare indietro, come il popolo di Israele che desiderava tornare indietro nella schiavitù d’Egitto pur di non rischiare. E tu? Lasciati precedere da Lui, perché Lui prepara la strada per la piena realizzazione della tua gioia. Certo, la via non è sicura; non è senza ostacoli. Non è già programmata! La Pasqua è la festa della novità, dello stupore di costruire qualcosa che forse non avresti mai pensato. E’ la novità della storia! Come l’amore, che è sempre nuovo mai programmato. Quando ci lasciamo precedere da Lui puoi portare tutto con te, senza aver bisogno di lasciare qualcosa o qualcuno. Sarà la sua sequela a verificare ciò che ti rende libero o invece programmato. Molti pensano che lasciarsi precedere dal Risorto significhi rinunciare alla propria esistenza, alla propria storia. Non è così! Il Risorto ci precede senza condizionarci. La Sua strada è la tua, che non sempre riesci a individuare, o che non vuoi vedere perché hai paura di dover fare dei tagli. Ma i tagli che ti propone sono quelli che mai avresti pensato che fossero necessari. Tu credevi di possedere qualcosa di importante, ma in realtà ciò che tu ritenevi necessario si rileva insignificante. Quante volte nella vita capita di investire su scelte che sembravano luminose, ma poi si sono dissolte nel tempo. Quando ti fai precedere dal Risorto tu potrai costruire giorno per giorno qualcosa di stabile, di duraturo. Non navigherai più a vista, talvolta cercando appoggi che sono, sì accattivanti, ma inconsistenti. Il Crocifisso non è risorto per dimostrare la sua forza e il suo potere anche sulla morte, ma per rendere il tuo cammino fecondo. E’ la fecondità dell’amore fedele, di chi ha donato la sua vita per te. Cari amici, molti nella storia hanno voluto e vogliono preparare la strada all’umanità. Tentativi, talvolta, generosi e sinceri. Tu ascoltali. Verifica! Ma non ti buttare subito! Ricordati che solo il Risorto ti conosce e che non ha alcun interesse se non quello che tu sia pienamente realizzato. Seguilo senza paura e senza nostalgia! Sarà sempre Pasqua, non solo oggi, ma in ogni momento della tua vita, perché camminerai dove è passato Lui e quel terreno è già stato fecondato dal suo amore. Anche tu potrai crescere fino ad essere un albero con forti e ben radicate radici. Non ci sarà più la delusione del sabato del villaggio, perché la gioia sarà in te e non devi cercarla fuori di te. Coraggio, non temere di seguire il Risorto! Insieme, durante il tempo pasquale, ci prepareremo al Sinodo dei Vescovi che si svolgerà nel prossimo mese di ottobre. Sarà un evento dei giovani, con i giovani e per i giovani. Non può mancare il tuo contributo. Cari giovani, auguri di cuore e vi benedico. Vostro, + Lorenzo, vescovo