A farlo sapere FP CGIL Area Sanità, CISL FP, UIL FPL.
“Per quanto riguarda il capitolo stabilizzazioni, l’assessore ha confermato le linee di indirizzo generali comunicateci in data 4/5 c.a. dal Dipartimento Sanità della Regione, ovvero, il possesso dei 18 mesi di cui 6 svolti tra il 31/1/2020 e il 30/6/2022 alle dipendenze di un’azienda pubblica, fermo restando eventuali e marginali modifiche che potranno essere attuate il giorno 22 giugno all’atto della sottoscrizione dell’accordo definitivo. Restano confermati i bandi in modalità aggregata a partire dai primi di luglio. Per il personale non rientrante nella procedura di stabilizzazione e non idoneo ai concorsi recentemente espletati, che hanno lavorato, all’interno delle ASL, attraverso contratti con agenzie interinali, sarà data una possibilità occupazionale per effetto delle internalizzazioni, dove, negli eventuali avvisi e concorsi sarà valorizzato il lavoro interinale ed eventuali riserve dei posti previsti dalla normativa. L’assessore ha comunicato che l’ufficio giuridico della Regione sta lavorando a tal proposito”.
E ancora: “Capitolo fabbisogno di personale, l’assessore ha chiarito che stanno lavorando alla perequazione dei tetti di spesa, oltre che ad una ripartizione più equa dei fondi tra le ASL abruzzesi, la Dott.ssa Verì si è dimostrata sensibile all’argomento, comunicandoci che la ripartizione dei fondi derivanti dall’applicazione del decreto Calabria (il predetto decreto prevede un incremento di fondi rapportato all’incremento di personale avutosi per il contrasto al Covid-19), 12 milioni di euro, saranno distribuiti equamente tra le varie Aziende Sanitarie, allo scopo di ridurre le differenze tra le 4 ASL regionali, che allo stato attuale vedrebbe la nostra penalizzata.Su nostra esplicita richiesta, la Direzione strategica ha confermato che il personale addetto all’assistenza verrà prorogato, fino alla messa in ruolo dei vincitori dei concorsi, cosa che non avverrà prima di agosto per via dei ricorsi al TAR ancora da definire e che verranno discussi entro Luglio. Si é portata, inoltre, all’attenzione dell’assessore l’annosa questione riguardante il mancato rifinanziamento dell’indennità di malattie infettive (art 86 Comma 6 Lettera C del contratto), a carico di quei reparti che maggiormente sono stati impiegati nel contrasto alla diffusione del Covid-19, ricordando che tale indennità non è più percepita dai dipendenti a far data dal 1/01/2021, oltretutto, si è fatto presente che le aziende aspettano fondi aggiuntivi derivanti delle sanzioni alle violazioni delle norme Covid”.
E poi la sottolineatura: “Concludiamo, infine, esprimendo tutto il nostro disappunto nei confronti dell’O.P.I provinciale, il quale, dovrebbe farsi portavoce e soprattutto tutelare i propri iscritti nelle sedi e con i mezzi consentiti, ma, purtroppo, anche di fronte ad una carenza di personale di tale portata l’O.P.I. provinciale si è contraddistinto per la sua assenza”.