Due titolari di una società di autotrasporto, già indagati per bancarotta dalla Guardia di Finanza e per i quali il giudice aveva disposto il sequestro preventivo di tutti gli autocarri e dei relativi documenti di circolazione, avevano avuto la “brillante idea”, con la complicità del titolare di un’agenzia pratiche auto, di denunciare falsamente lo smarrimento delle carte di circolazione di due autocarri e, quindi, di duplicarle in modo da regolarizzare fraudolentemente la posizione amministrativa permettendo la libera circolazione degli stessi, nonostante il sequestro preventivo e l’affidamento in custodia ad uno degli amministratori della società.
L’indagine scaturiva a seguito di un casuale controllo operato da pattuglia Polstrada di Teramo su uno degli autocarri in questione.