Teramo, un avvocato civilista: “Il tribunale rinvia cause che invece potrebbero tenersi”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un avvocato civilista teramano, che ha chiesto l’anonimato, missiva che denuncia l’impossibilità nel tribunale di Teramo di poter lavorare anche in maniera telematica per quanto concesso dalle vigenti disposizioni in materia di covid 19.

“In data 7.5.2020 sia stato stilato un Protocollo tra il Tribunale di Teramo, la Procura della Repubblica di Teramo ed il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo al fine di consentire dal 12.5.2020 la ripresa delle udienze civili. Secondo tale protocollo le udienze civili potranno essere trattate, a seconda della tipologia di attività da svolgere, nei seguenti modi: modalità ordinaria (cause di competenza del tribunale per  i  minorenni; cause relative ad alimenti  o  ad  obbligazioni alimentari derivanti  da  rapporti  di  famiglia,  di  parentela,  di matrimonio o di affinità; procedimenti cautelari aventi  ad  oggetto la tutela di diritti fondamentali  della  persona;  e di provvedimenti in materia di tutela, di  amministrazione di sostegno, di interdizione, di inabilitazione nei soli casi in  cui viene dedotta una motivata situazione di indifferibilità incompatibile anche con l’adozione  di  provvedimenti provvisori. In tal caso, dunque, preferibilmente su istanza congiunta delle parti che richiedono la partecipazione personale delle parti, le cause saranno trattate con modalità ordinaria in aula di udienza che consenta il rispetto della distanza minima di due metri tra ogni persona presente, ciascun partecipante dovrà essere munito di guanti e mascherina. In particolare nel protocollo si precisa che le udienze di separazione e divorzio contenziosi saranno trattate solamente in ipotesi di dichiarazione d’urgenza del relativo provvedimento, e se non sarà possibile la trattazione da remoto la trattazione avverrà in modalità ordinaria”.

E ancora: “Orbene di fatto sta accadendo che nella prima e nella seconda settimana di ripresa dell’attività giudiziaria ovvero dal 11 al 18 maggio 2020 nessuna udienza civile si è svolta presso il Tribunale di Teramo e che tutte le cause civili ricadenti in detto periodo sono tate rinviate indistintamente e senza tenere conto della tipologia di attività da svolgere nei periodi tra settembre e dicembre 2020 e finanche a marzo 2021, e che la cause relative a separazioni e divorzi contenziosi ricadenti il 19.5.2020 siano state in blocco  rinviate d’ufficio al 27.11.2020. Il Giudice  di Pace di Atri ha rinviato tutte le cause ricadenti tra il 14 maggio 2020 ed il 24 giugno 2020, nel periodo tra il 25 novembre ed il 25 marzo 2021. Tutto ciò significa che gli avvocati del Foro di Teramo per ora non sono tornati a lavorare, costretti a subire anche la beffa di dover giustificare la non operatività ai propri clienti, convinti invece che l’attività giudiziaria sia regolarmente ripartita il 12 maggio 2020. Né è possibile auspicare una immediata ripresa dell’attività lavorativa poiché, sempre secondo il citato protocollo, la trattazione scritta delle cause si terrà previa comunicazione almeno 14 giorni prima dell’udienza di apposito provvedimento da parte del giudice che dispone le modalità di trattazione dell’udienza stessa”.

L’avvocato conclude sottolineando che “al momento nessuna comunicazione di tal genere è pervenuta agli avvocati di Teramo, ad eccezione di quella del Giudice della sezione fallimentare il quale, in applicazione del Protocollo d’intesa, ha già comunicato formalmente che le udienze fissate dopo il 12 maggio 2020 si svolgeranno secondo le modalità previste dal DL 18/2020, fissando a breve ovvero per il mese di giugno la relativa trattazione”.

 

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