Teramo. “Un fondo da 100mila euro per l’ulteriore potenziamento della didattica a distanza, sia sotto il profilo della rete che della strumentazione a disposizione dei nostri studenti”. Ad annunciarlo è il Direttore del Conservatorio Statale di Musica ‘G.Braga’ di Teramo, il maestro Federico Paci, esprimendo la propria soddisfazione per il risultato ottenuto con il Presidente, il professor Lino Befacchia.
È il tesoretto assegnato al Conservatorio Statale di Musica ‘G.Braga’ di Teramo, di cui 80mila euro fondi statali e 20mila euro risorse dell’Istituto, ammesso al finanziamento del Decreto Ministeriale del 20 maggio scorso per l’Università e la Ricerca. “E’ un riconoscimento al grande lavoro e allo sforzo profusi già nel periodo del lockdown dal nostro Conservatorio, uno dei pochi in Italia ad aver ricreato on line tutte le procedure didattiche che, sino allo scorso marzo, si facevano in presenza, dalle lezioni agli esami, conclusi come da calendario già il 2 luglio scorso, sino alla discussione delle tesi, senza far registrare alcuna sbavatura o disagio. E ora il fondo ottenuto ci permette di programmare, con largo anticipo, la ripresa dell’attività didattica, pronti a seguire qualsiasi indicazione dovesse arrivare dal Ministero, dunque a organizzare le classi in presenza o, se necessario, a proseguire con la distanza sfruttando la rete”.
“Il progetto, finalizzato proprio all’incremento della digitalizzazione del nostro Istituto, contiene degli step operativi precisi e obiettivi puntuali prevedendo un sostanziale ripensamento sull’utilizzazione delle tecnologie negli istituti che, da costo amministrativo, diventano risorse per la didattica e per il miglioramento del rapporto tra Istituzione e studenti. Raggiungere questo obiettivo sembrava una chimera lontana, un’innovazione che molti volevano ma che nessuno riusciva a fare. Oggi siamo invece in grado di pensare digitalmente perché nella fase del lockdown ci siamo accorti di come tutti possano essere
digitali senza inutili barriere ideologiche o per lo più immaginari digital divide