Saranno le indagini della procura di Teramo a chiarire quanto avvenuto martedì scorso in un’officina della città, dove è scoppiata una lite per motivi che i riscontri proveranno a definire.
Di certo le parti coinvolte si sono entrambe rivolte alle forze dell’ordine (una alla Questura di Teramo, l’altra ai carabinieri di Montesilvano) accusandosi a vicenda.
Secondo quanto esposto agli agenti da parte del titolare dell’officina, lo stesso sarebbe stato minacciato martedì pomeriggio da uno sconosciuto e da un presunto avvocato per i mancati pagamenti dell’affitto di un appartamento di proprietà della moglie del legale. Il titolare ha raccontato di essere stato minacciato e preso a sprangate da altri soggetti poi intervenuti nella lite. Nel tentativo di difendere l’uomo, anche un dipendente dell’officina sarebbe rimasto ferito. A capo della spedizione punitiva, sempre secondo quanto raccontato alla Questura, ci sarebbe stato proprio il presunto professionista che doveva riscuotere gli affitti, che ha invece sporto denuncia presso i carabinieri di Montesilvano.
Secondo quanto raccontato ai carabinieri, l’uomo si sarebbe recato due giorni fa nell’officina per riscuotere i pagamenti arretrati, ma sarebbe stato lo stesso proprietario a colpirlo con un oggetto contundente, “aiutato” da cinque dipendenti. Titolare che se la sarebbe poi presa anche con la sua auto, danneggiando lo specchietto retrovisore sinistro.
Tra l’altro l’uomo ha anche riferito nella denuncia presentata che, una volta giunto al pronto soccorso di Teramo, sarebbe stato preso a schiaffi da un agente di polizia che voleva conoscere i nomi degli altri soggetti coinvolti nella lite (e che il presunto legale ha riferito di non conoscere). La calma poi sarebbe stata riportata, sempre secondo quanto raccontato nella denuncia, dal personale medico e da un altro agente presente.
Insomma, sarà una vicenda tutta da chiarire con eventuali responsabilità da accertare.