Teramo, scoperta shock sui rifiuti: si muovono i Carabinieri

Nella città di Teramo, in Abruzzo, è stata svelata dalle forze dell’ordine un traffico illecito di rifiuti: i Carabinieri si sono mossi

La città di Teramo sta vivendo giorni di grande stupore e sorpresa dopo le ultime vicende che riguardano un traffico illegale di rifiuti che sarebbe stato portato avanti con il Nord Europa nell’arco degli ultimi anni. Una vicenda che è emersa solo in questi giorni e che getta delle ombre sui movimenti illeciti che vengono portati avanti all’interno del comune abruzzese.

Carabinieri
Teramo, scoperta shock sui rifiuti: si muovono i Carabinieri – Abruzzo.cityrumors.it

In particolar modo, questa vicenda riguarda due società che si sarebbero reste protagoniste di queste azioni. Un episodio che ovviamente sottolinea ed evidenzia ancora un volta, se ce ne fosse bisogno, la necessità di monitorare le operazioni di smaltimento dei rifiuti con l’obiettivo di monitorare che questo avvenga in massima serenità.

Questo chiaramente con lo scopo di riuscire finalmente a contrastare i drammatici fenomeni dell’inquinamento ambientale che da anni tartassano il nostro Paese e di riuscire anche a garantire una maggiore tutela della salute pubblica dei cittadini abruzzesi e italiani in generale.

Entrando maggiormente nella vicenda che ha scosso negli ultimi giorni tutti i residenti del teramano, sono due le società residenti in Abruzzo che sono finite nel mirino dei Carabinieri e che ora saranno soggette di indagini approfondite per entrare nel merito di questo traffico illecito di rifiuti.

L’indagine

I Carabinieri del Reparto operativo del Comando per la tutela ambientale e sicurezza energetica nella giornata di oggi hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Indagini preliminari che sono state portate avanti nei confronti dei titolari e di un dipendente di alcune aziende di trattamento e smaltimento della Val Vibrata, in provincia di Teramo.

Immondizia
L’indagine – Abruzzo.cityrumors.it

L’Abruzzo non sarebbe comunque l’unica regione in cui sono state portate avanti queste indagini. Altre aziende, anche loro presumibilmente appartenenti a questo traffico illegale, sarebbero residenti in Trentino Alto-Adige, ma anche a Bolzano. Come a Teramo, anche in queste località è arrivata la notifica di chiusura delle indagini.

L’indagine, fanno sapere da LaPresse, è stata svolta anche grazie all’aiuto proveniente dai Carabinieri del Noe di Pescara. In particolar modo interessa l’attività di smaltimento di rifiuti che è stata svolta nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023 dalle aziende finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori della Direzione distrettuale antimafia.

Queste operazioni di smaltimento sarebbero state svolte non rispettando le autorizzazioni che che gli imprenditori e il dipendente che sono attualmente inquisiti avrebbero ottenuto. Queste imprese, stando alle autorità, gestivano in modo illegale dei quantitativi di rifiuti pericolosi dal Nord Europa.

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