Teramo, prova a portare la cocaina al marito in cella: l’ha nascosta proprio lì…

Il tentativo di consegna non è andato a buon fine grazie al fiuto di Lion. La donna aveva nascosto la droga benissimo…

In carcere non si entra con la droga. Punto. Sembra una cosa ovvia, eppure c’è sempre qualcuno che ci prova. Stavolta, una donna, giovane, della zona di Pescara, ha pensato di far recapitare un “pensierino” al marito, detenuto nel carcere di Teramo. Un “pensierino” mica da ridere: cocaina e hashish, nascosti… Diciamo in un posto dove non batte il sole.

Carcere
Teramo, prova a portare la cocaina al marito in cella: l’ha nascosta proprio lì… Abruzzo.cityrumors.it

Ma non aveva fatto i conti con Lion. Eh sì, perché in queste situazioni, il fiuto non è solo metaforico. Parliamo di un cane antidroga della polizia penitenziaria, un vero professionista. E, come racconta Giuseppe Pallini, del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, è stato proprio lui a “sentire” qualcosa di strano. Anzi, di illegale.

La polizia penitenziaria di Teramo ha arrestato una giovane donna del Pescarese che nascondeva cocaina e hashish nelle parti intime da consegnare al marito detenuto in occasione del colloquio”, racconta Pallini a ilcentro.it.

Ai controlli – ha continuato – con unità cinofila della polizia penitenziaria, il cane Lion immediatamente ha avvertito la presenza di sostanza stupefacente, cosa confermata dai successivi controlli sulla persona”. Una scena che, purtroppo, non è nuova nelle carceri italiane.

L’arresto della donna “corriera” improvvisata

La donna è stata segnalata all’autorità giudiziaria, che ne ha disposto l’arresto”, continua Pallini. Poi, un ringraziamento sentito: “Voglio fare un plauso al Provveditorato penitenziario del Lazio di Roma, da cui dipende l’Abruzzo, per aver immediatamente accolto la richiesta di invio delle unità cinofili per il contrasto al l’introduzione di sostanze stupefacenti in questo periodo natalizio e un plauso al cane Lion e a tutto il personale che ha partecipato alla riuscita dell’attività”.

Detenuto in carcere
L’arresto della donna “corriera” improvvisata – Abruzzo.cityrumors.it

Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPe, ha voluto dire la sua: “Siamo molto soddisfatti per tutta l’operazione svoltasi, nonostante i poliziotti in servizio nel penitenziario dell’Abruzzo e di Teramo sono ormai oggetto sempre più spesso vittime di aggressioni da parte di alcuni detenuti facinorosi: quindi è doveroso un ringraziamento a tutte le unità in servizio c/o le varie unità operative per il sacrificio quotidiano al servizio del Paese, nonché al gruppo cinofili della Polizia Penitenziaria che in questi anni ha raggiunto degli ottimi risultati”.

Insomma, una storia che finisce male per la “corriera” improvvisata, ma che dimostra l’importanza del lavoro della polizia penitenziaria e, soprattutto, del fiuto infallibile dei cani antidroga come Lion. Un vero e proprio “angelo custode” delle carceri, che aiuta a mantenere l’ordine e la sicurezza. Perché la droga in carcere non ci deve entrare. Con nessun mezzo di trasporto, neanche quello che può sembrare il più nascosto…

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