Secondo le indagini, da circa otto anni, avrebbe maltrattato fisicamente e psicologicamente, all’interno dell’abitazione familiare, la moglie convivente. Nello specifico, in diverse occasioni, in evidente stato di ebbrezza alcolica, per futili motivi, l’avrebbe percossa con bastoni, calci, pugni e schiaffi, mortificandola sistematicamente con insulti a lei e alla sua famiglia anche in presenza dei figli minori, provocando nella donna un perdurante stato di ansia e di paura.
Azioni proseguite fino al 12 gennaio, quando la vittima, esasperata dalla situazione insostenibile e dalle percosse subite, che le hanno causato vari traumi contusivi al volto e al corpo, ha chiesto aiuto ai carabinieri.
Le immediate indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Teramo, hanno permesso di richiedere ed ottenere dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo l’ordinanza di misura cautelare in carcere.
La madre è salvaguardata ed assistita, con i figli minori, presso una struttura protetta.