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Teramo, personale trasporto scolastico: “200 persone senza stipendio”

Teramo. “Zero è l’importo dello stipendio di marzo per il personale del trasporto scolastico teramano, 200 persone che, con le scuole chiuse, non hanno potuto lavorare ed al tempo stesso, a causa di un cavillo normativo, non hanno potuto accedere alla cassa integrazione”. A denunciarlo sono Di Eugenio Aurelio e Maurizio De Iuliis per la segreteria provinciale Filt Cgil Teramo sottolineando come, alla vigilia del 1° maggio, il lavoro e il salario non siano ancora un diritto per tutti.

Questo, “nonostante nelle scorse settimane vi sia stata una mobilitazione sindacale per denunciare l’evidente ingiustizia che autisti ed assistenti degli scuolabus, già a basso reddito per effetto dei contratti part-time con poche ore settimanali, stavano subendo. Non è bastato l’impegno della Prefettura di Teramo che si è fatta carico del problema coinvolgendo il Ministero del Lavoro. Così come non sono state sufficienti le segnalazioni dei consiglieri regionali che hanno portato ad una nota dell’Assessore al Lavoro nella quale si condivideva la problematica, rimandando la soluzione ad una prossima circolare INPS di cui però, ad oggi, non vi è traccia”.

E ancora: “Imminente è la scadenza per l’invio delle domande di cassa integrazione relative al mese di marzo. Se non viene cambiata la normativa, infatti, il 30 aprile sarà l’ultimo giorno utile per chiedere l’ammortizzatore sociale e dare copertura economica e contributiva a lavoratrici e lavoratori coinvolti”. Per la Filt Cgil Teramo non si può più aspettare ed “è arrivato il momento che si trovi una soluzione al problema. “Non si possono lasciare 200 persone senza reddito per mesi interi. Non è possibile dimenticare, nel prevedere ristori e soluzioni ai problemi causati dal Covid19, proprio chi andrebbe maggiormente sostenuto. Scaricare sui più deboli i costi sociali ed economici di una pandemia, oltre a dimostrare l’assenza di qualsiasi sensibilità umana, testimonia tutta la distanza tra la politica e la vita reale delle persone. Quelle persone a cui si continuano a chiedere sacrifici, ma di cui non si capiscono problemi e difficoltà del vivere quotidiano, a partire dal mettere insieme i soldi per la spesa. Il Ministero e l’INPS partano dalla situazione denunciata dalla FILT CGIL di Teramo e si adoperino perché, davvero, nessuno rimanga indietro”.