Teramo. Il portavoce del Coordinamento per il Nuovo Ospedale, Demetrio Rasetti, anche dopo l’ultimo Comitato ristretto dei Sindaci dove l’Azienda sanitaria locale ha illustrato l’idea progettuale per il rilancio dei servizi sanitari in provincia di Teramo, interviene sulla situazione economica della Asl locale in relazione alla realizzazione del nuovo nosocomio.
“Occorrerebbe impegnare maggiori risorse finanziarie, in termini di personale e acquisizione di nuove tecnologie, per soddisfare la domanda dei cittadini-utenti, utilizzando somme di minori spese correnti, legate ad investimenti che siano più produttivi possibili. A questo proposito torna in scena il nuovo ospedale a Teramo, che noi riteniamo sia più utile finanziariamente, socialmente ed ecologicamente realizzarlo sul sito Mazzini, riadattando l’esistente nosocomio”.
E ancora: “I dati di bilancio della Asl Te per gli esercizi 2020 e 2021 (corrente) sembrerebbero che comportino un importante debito complessivo. Alle Istituzioni deputate inoltre preme sottolineare che, in presenza di un debito che potrebbe essere confermato se non addirittura aumentato nei bilanci relativi agli anni successivi al 2019, come possa la Cassa Depositi e Prestiti assentire un prestito alla Asl di Teramo per importi notevolmente elevati rispetto al debito rilevato dalla Corte dei Conti? Il compito di decidere sul futuro della sanità teramana”.
“Noi”, conclude il Coordinamento per il nuovo ospedale, “siamo dell’avviso che siamo ai “margini” di un precipizio. Per questo rivolgiamo un appello agli amministratori affinché siano considerevolmente ridimensionate le “idee” annunciate al termine dell’ultimo e recente Comitato Ristretto dei Sindaci Asl Te, a favore della nostra conosciuta proposta”.