In merito alla discussione sulla costruzione di un nuovo ospedale a Teramo mediante la tecnica del progetto di finanza il Sindacato UIL FPL, per mezzo del segretario territoriale Alfiero Antonio Di Giammartino, esprime la sua netta contrarietà “non soltanto in ragione delle altrui esperienze (laddove realizzata si sono registrate disastri dei conti pubblici, anche a causa delle lievitazioni dei costi), ma soprattutto perché riteniamo che con una siffatta scelta si corre il rischio, serio e concreto, di sottrarre importanti risorse alla sanità pubblica per i prossimi decenni: il conto che si dovrà pagare sarà alto, ed a pagarlo saranno i teramani, anche attraverso una serie di tasse indirette, canoni da onorare, e varie gabelle immediate: si pagherà anche l’aria che si respirerà”.
L’ex direttore generale della ASL di Teramo, Avvocato Fagnano, sostiene che si sta adoperando per fare un bel regalo a Teramo: “questo Sindacato, a costo di apparire ingrato, siccome preoccupato ed allarmato, qui e subito dichiara di non gradire il paventato regalo, ed anzi invita le Autorità preposte ad accendere i fari a disposizione per far luce su una vicenda tenuta sin qui nascosta a tutti, i cui contorni sono oscuri e sconosciuti, inquietanti e gravidi di incertezze. Dal novello mecenate, non ci aspettavamo siffatti regali, ma regalie di altro tipo, di contenuto, quali ad esempio un significativo miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie da offrire e, quindi, da somministrare alla popolazione. Dal novello mecenate ci si aspettava maggiore trasparenza, vale a dire un coinvolgimento degli enti, delle associazioni di cittadini legittimamente interessate, sui dati essenziali delle operazioni che si svolgevano nelle segrete stanze. Di contro, invece, è rimasto nascosto ed occulto ciò che, a giudizio di questo Sindacato, doveva essere, in tutto o in parte, pubblico e noto, conosciuto e dichiarato, in considerazione dell’interesse pubblico sottostante e connessi riverberi sul tessuto sociale e sull’assetto urbanistico della città”.
“La ASL non è un’impresa artigianale/industriale a gestione padronale, e l’Ospedale non è del Direttore Generale, ma dei cittadini”, tuona il Sindacato.
Quindi al novello mecenate che ci vorrebbe fare dono del “più bello ospedale d’Abruzzo” con un dedicato projet financing, diciamo: No, Grazie.
Seguiremo con la massima attenzione gli esiti e gli sviluppi di quanto è avvenuto in sede di Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale dedicata al particolare tema, vale a dire al progetto di finanza per la costruzione del nuovo ospedale di Teramo; in particolare, le dichiarazioni rese dal Consigliere Relatore, il teramano Marco Cipolletti del Movimento Cinque Stelle e rimaniamo in attesa di conoscere le informazioni e la documentazione come di seguito rappresentato:
La proposta del promotore, la dichiarazione dell’interesse pubblico, il piano economico e finanziario con relazione sui parametri economici, la scheda sul trasferimento dei rischi in capo al promotore, la verifica della convenienza ad adottare la procedura di project financing in luogo di un appalto ordinario, lo stato del procedimento, ed in ultimo, le garanzie offerte dalla società proponente, in particolare della società mandante, la quale, a più riprese, si è resa, a livello nazionale, protagonista di poderose vertenze sindacali, a causa di numerose procedure di licenziamenti collettivi, nonché di non rispetto delle scadenze di pagamento degli stipendi, causando conseguenze gravi per i lavoratori e forti disagi sociali”.
“Nel frattempo”, infine, “stiamo valutando la opportunità di promuovere un incontro con i lavoratori, con le varie associazioni di quartiere e con i cittadini, al fine di ascoltare le opinioni e le osservazioni di tutti e, quindi, valutare le azioni da intraprendere nell’immediato futuro”