L’A.N.CO.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari su dati dell’Osservatorio istituito dal Ministero delle Finanze, ha effettuato la periodica analisi dalla quale emerge una situazione a macchia di leopardo. Infatti mentre in alcune province è aumentato il numero delle partite Iva in altre è invece diminuito.
Spetta alla provincia di Teramo l’incremento maggiore con ben 1.052 nuove partite Iva attivate nel primo trimestre. A seguire gli incrementi maggiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si sono registrati a Benevento 17,22% (1.137 nuove aperture); Chieti 16,83% (1.277); Pescara13,52% (1.201); Enna 12,81% (449); Lodi 12,53% (530); Caltanissetta 8,74% (759); Avellino 8,14% (1.434); Lecco 7,62% (847); Salerno 6,91% (3.680); Bari 6,45% (3.616); Bolzano 5,69% (1.468); Varese 4,63% (2.213); Foggia 3,74% (1.969); Milano 3,50% (12.128); Palermo 3,47% (3.233); Como 3,34% (1.454); Ascoli Piceno 3,02% (682); Cagliari 2,67% (1.306); Siracusa 2,32% (1.190); Novara 2,25% (956); Monza e Brianza 2,21% (2.363); Catania 2,07% (3.398); Modena 1,82% (2.067); Vicenza 1,81% (2.311); Udine 1,71% (1.365); Pisa 1,57% (1.359); Messina 1,56% (1.823); Caserta1,40% (2.902); Reggio Emilia 1,40% (1.521); Brindisi 1,18% (1.112); Lecce 1,10% (2.489); Bologna 0,77% (3.025); Ferrara 0,61% (831); L’Aquila 0,44% (917); Verona 0,32% (2.831); Taranto 0,13% (1.485) e Sondrio dove il numero è rimasto pressoché stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 435 nuove aperture.