Un dato che pone Teramo come una delle aree maggiormente interessate da questo fenomeno, con una percentuale di cancellazione del 24,7%, terzo in Italia dopo Lucca e Vercelli.
Da tempo il presidente della Confartigianato Imprese Teramo, Luciano Di Marzio, ha sollecitato la Regione a rifinanziare di nuovo la Bottega Scuola, visto che dal 2008 ad essa non viene destinato nemmeno un euro.
I motivi delle cancellazioni sono diverse: le tasse esagerate anticipate, il boom degli affitti, insufficiente ricambio generazionale, diminuzione del volume di affari provocato dal commercio elettronico e dalla grande distribuzione.
I motivi delle mancate iscrizioni sono: appena un artigiano si iscrive alla Camera di Commercio arrivano i pagamenti (INPS, INAIL, Camera di Commercio, tasse anticipate tra le più importanti). Ancora non incassano 1 euro e devono esaudire una serie di tutte le richieste dello Stato Italiano.