Incredibile aggressione nel carcere della città abruzzese dove due detenute hanno attaccato una dottoressa di guardia provocando la protesta formale del sindacato
Un grave episodio di violenza si è verificato nella casa circondariale di Teramo, dove una dottoressa di guardia è stata aggredita da due detenute durante una visita medica di routine. Un episodio che purtroppo conferma le tensioni e i disordini accaduti nella struttura penitenziaria nell’ultimo periodo, sempre al centro delle cronache per gli attacchi subiti dal personale di polizia penitenziaria.

L’ultimo censimento ha registrato che, nel febbraio 2025, il carcere di Teramo ospitava 428 detenuti, per una capienza regolamentare fissata a 255 posti, con un tasso di occupazione pari al 167%. Sei mesi dopo i numeri sono addirittura peggiorati dato che i reclusi sono arrivati a 465 presenti all’interno della struttura, con un sovraffollamento del 182%. Dati che collocano la struttura di Teramo tra gli istituti penitenziari più sovraffollati d’Italia.
Una situazione al collasso
Il carcere di Castrogno a Teramo si sta dimostrando giorno dopo giorno come uno dei più pericolosi d’Italia. La situazione all’interno della casa circondariale è da molti mesi al collasso, alle prese con un grave problema di sovraffollamento che rende le condizioni di vita dei detenuti davvero complicate.

Gli spazi comuni, le celle e i servizi faticano a reggere la pressione di questa crescita continua, gli episodi di nervosismo, che molte volte però sfociano in episodi anche di violenza, si susseguono e a rimetterci il più delle volte è il personale carcerario operante all’interno della struttura. I sindacati degli agenti in servizio hanno più volte segnalato i gravi rischi che si corrono, sempre più spesso, all’interno del carcere di Teramo alle autorità competenti, ma ad oggi poco o nulla è stato fatto per cercare di migliorare la situazione. E così la cronaca lascia spazio alle parole ed è costretta ancora una volta a raccontare l’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale carcerario.
Ancora una grave aggressione
Stavolta a essere aggredita da due detenute è stata la dottoressa in quel momento medico di guardia che doveva effettuare una visita medica di routine a due detenute. La dottoressa è stata brutalmente aggredita semplicemente per “una mancata somministrazione di un farmaco al momento non presente nel reparto detentivo femminile e da prendere in quello centrale”, secondo una nota emessa dallo stesso istituto penitenziario. Oltre a varie percosse, il medico ha riportato alcune ferite provocate anche da una sigaretta spenta sul volto ed è stato immediatamente portato all’ospedale più vicino della città abruzzese per degli accertamenti e per delle cure immediate.

Subito sono intervenute le guardie carcerarie che hanno provveduto a immobilizzare le due detenute responsabili dell’aggressione e a metterle in isolamento prima di essere trasferite in altre strutture. “Una giornata choc, l’ennesima, di sangue e violenza nel carcere di Teramo”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, “occorrerebbe che i detenuti violenti, che pensano il carcere come luogo di villeggiatura dove poter commettere reati, vengano trasferiti immediatamente fuori regione e leggi che li puniscano severamente”. ha aggiunto.





