“Vogliamo anche noi dire la nostra sulla vicenda Goldrake e su quella che sembra a tutti gli effetti essere la sua amara conclusione dopo il passo indietro del suo principale ideatore, Carmine Di Giandomenico“. Così in una nota stampa, il consigliere comunale M5s Pina Ciammariconi.
“Non vogliamo e non possiamo entrare nel merito del valore dell’opera(zione). Anche all’interno del nostro gruppo abbiamo raccolto pareri contrastanti tra chi era a favore dell’installazione, sottolineandone la novità, l’impatto che avrebbe potuto avere sul turismo e sul commercio della città, e chi , al contrario, non ha condiviso l’idea, considerando l’astronave un eccesso pop che mal si sposava con il contesto urbano circostante, fatto di tradizione, di storia, che nulla hanno a che vedere con il coloratissimo robot giapponese. In città però è accaduto qualcosa di molto bello…un fermento libero e spontaneo ha scosso una realtà culturale altrimenti assai sonnacchiosa. In tanti hanno voluto prendere posizione, dagli Ordini professionali agli storici ed esperti di urbanistica, dai commercianti ai semplici cittadini, spesso con giudizi molto netti e con eccesso di zelo. Ma, a nostro parere è questa l’essenza di un dibattito realmente democratico che non può non piacerci.
Ci è piaciuto molto di meno, e qui entriamo nel metodo della vicenda, apprendere le modalità che hanno costretto l’artista alla sofferta decisione. Siamo venuti a conoscenza, da una sorta di “diario di bordo” reso pubblico dallo stesso fumettista, della sufficienza con cui è stato trattato più volte dal neo Assessore alla cultura. Appuntamenti mancati, promesse di telefonate mai avvenute…Un atteggiamento che sarebbe irrispettoso nei confronti di chiunque. Ma ancora più grave se ad esserne vittima è un artista quotatissimo, in Italia e nel mondo, che si è mosso senza fini personalistici ma solo con l’intento di regalare un’idea alla sua città natale. In fondo, un gigante come Carmine Di Giandomenico non deve mostrare a nessuno quanto vale.
Il discorso, per il giovane neo assessore è un tantino diverso… Ci saremmo aspettati in definitva dei chiarimenti, degli incontri che, dopo quello pasticciatissimo ed a porte chiuse di metà ottobre, arrivassero a definire con chiarezza la posizione dell’Amministrazione, gli eventuali vincoli posti alla soprintendenza e, qualora si fosse deciso di procedere, tempi e costi effettivi della realizzazione. Niente di tutto questo si è visto… Si può essere a favore o contro una proposta artistica, rimando sempre e comunque entro i confini del rispetto che si deve alle persone, rispetto che in questa vicenda si è visto poco.” Nemo propheta in patria” diceva Gesù. Quanta verità…”.