La Asl di Teramo ha presentato alla stampa un piano straordinario di azione per l’abbattimento delle liste di attesa. Sostanzialmente la Asl ha deciso di agire su due direttrici: l’abbattimento delle file per le prestazioni ambulatoriali e quello per i tipi di interventi per cui c’è la maggiore mobilità passiva, determinata soprattutto dalle lunghe attese.
Prestazioni ambulatoriali. La pandemia e la conseguente sospensione delle prestazioni, perdurata per quasi quattro mesi nel 2020, ha prodotto un accumulo di circa 40.000 prestazioni inevase.
“Ma già a luglio 2020, in accordo con la Regione Abruzzo, abbiamo formulato un piano di recupero delle prestazioni inevase a causa del lockdown. Un piano finanziato con 2.271.996 euro dalla Regione. Grazie grande sforzo compiuto da tutto il personale, alla data attuale è stato recuperato circa il 95 % delle prestazioni in favore dei cittadini disponibili a ricevere la prestazione in un tempo successivo a quello inizialmente prenotato e poi sospeso per le misure anti-Covid. Resta comunque la necessità di ridurre le liste di attesa ordinarie che presentano delle criticità”, ha dichiarato il direttore generale Maurizio Di Giosia.
Proprio per dare risposta a tali criticità, la direzione aziendale – nell’ultimo mese – ha dato corso ad un Piano straordinario di azione, con lo scopo di ridurre, significativamente, i tempi di attesa e i disagi dei cittadini. Intanto è stata aumentata la “produzione”: nel 2020 sono state effettuate 174.507 prestazioni e la proiezione del 2021 ammonta a 232.390 prestazioni.
Poi sono state varate altre misure, fra cui:
Tutte queste misure previste dal piano secondo le aspettative della Asl, dovrebbero portare già nei mesi di novembre e dicembre al recupero di 2.000 prestazioni di classe di priorità B e D, producendo un aumento dell’offerta pari al 28-30%.
Interventi chirurgici. La Asl ha dato il via poi a un piano per la riduzione delle liste di attesa e della mobilità passiva mirato alle due prestazioni chirurgiche per cui c’è una maggiore migrazione di pazienti verso altre aziende sanitarie.
E’ stato chiesto alle Ortopedie di Teramo, Sant’Omero e Atri, attraverso un ampliamento degli spazi operatori, di raddoppiare settimanalmente gli interventi di impianto delle protesi in modo da ridurre le liste di attesa, dare risposte rapide alle domande di prestazioni dei pazienti ed evitare che vadano altrove ad operarsi.
Per le ernie la Asl ha messo in atto una programmazione di interventi che prevede, da oggi, cinque sedute settimanali dedicate negli ospedali di Giulianova, Atri e Sant’Omero: in questo modo si aumenterà il numero di ernie operate. Sarà aumentato anche il numero di interventi alla colecisti.
“In tre mesi contiamo di eseguire più di 100 interventi di protesi ortopediche e almeno cento di ernia, riducendo già di almeno un terzo il numero di interventi per cui l’anno scorso, principalmente a causa delle liste di attesa, c’è stato esodo verso le altre Asl fuori regione. L’incremento di attività previsto dal piano continuerà anche il prossimo anno. L’obiettivo è arrivare ad azzerare la mobilità passiva per queste prestazioni entro i prossimi due anni. Per ottenere questo scopo è stato chiesto uno sforzo aggiuntivo al personale anestesista, che sta dando il massimo e che ringrazio”, precisa Di Giosia.