Da diversi giorni infatti – si legge nel comunicato – “nella nostra cassetta della posta abbiamo trovato degli avvisi di raccomandata rilasciati fuori dall’orario di lavoro dei nostri uffici. Consegne effettuate dopo le 13, altre alle 14,10. Abbiamo avuto risposta, dal Centro postale operativo e dalla direttrice, di rivolgerci alla postina che organizza il giro di consegne: il tutto era dovuto al cambio di orario di lavoro.
Il disservizio comporta il ritiro della raccomandata negli uffici postali, costringendo gli imprenditori o i suoi delegati ad allontanarsi dal posto di lavoro per diverse ore. Chi paga i nostri dipendenti che si devono recare presso gli uffici postali a ritirare le raccomandate?
Una soluzione suggerita dalle Poste è quella di ritirare “in punti di ritiro chiamati “loker”, ovvero armadietti automatici collocati in punti strategici della città. Quante volte bisogna pagare allora per ricevere una raccomandata? Una prima volta per spedirla e una seconda per andare a ritirarla: ci sembra troppo”.
ANDREA URSINI