L’associazione culturale Teramo Nostra propone anche quest’anno, in occasione della ricorrenza di San Biagio, la tradizionale benedizione e distribuzione dei “pani di San Biagio” domani alle 9 nella pasticceria Piero in Viale Crucioli 92 a Teramo.
Don Martino Valerii, canonico penitenziere del Capitolo cattedrale aprutino, benedirà pani e taralli che poi saranno distribuiti gratuitamente per tutta la giornata, fino ad esaurimento. La tradizione di benedire e scambiarsi panini e taralli nel giorno del santo è radicata in Italia e si fa risalire ad un miracolo che viene accreditato a San Biagio. Il santo fece ingoiare della mollica di pane benedetto ad un fanciullo che rischiava di soffocare, salvandolo.
Oltre ai pani, a Teramo e in Abruzzo si preparano anche i taralli salati e dolci e le ciambelle. Sempre in Abruzzo una menzione particolare la meritano senza dubbio le panicelle di Taranta Peligna, pani a forma di mano del benedicente. In Sicilia invece a Comiso e Caronia si preparano la cannarozza, pane che nella forma ricorda la trachea, e i cudduri, dei pani dolci. A Salemi i cavadduzzi e cuddureddi, a cui si da la forma di coroncine, cavallette o cavallucci marini. Nel Molise, ad Acquaviva Vallecroce, si preparano le pandiçe, due o tre pagnottine unite insieme al cui centro viene incisa una chiave e i kola?i, dolci ripieni di mosto cotto, marmellata di uva, noci e mandorle, miele, cannella e scorza di arancia. A Cavriana, in provincia di Mantova, si prepara invece la torta di San Biagio e a Lanzara in Campania si prepara la polpetta di San Biagio. Un caso a parte è quello del panettone di Milano dove il culto di San Biagio è molto vivo: insieme alla famiglia si mangia a colazione una fetta di panettone natalizio appositamente conservata, come gesto propiziatorio contro i mali della gola e raffreddori.