Teramo%2C+bando+parcheggi%3A+la+Tercoop+si+rivolge+alla+procura
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/teramo-la-tercoop.html/amp/

Teramo, bando parcheggi: la Tercoop si rivolge alla procura

“Come avevamo denunciato con largo anticipo, l’annunciata gara per la futura gestione dei parcheggi a pagamento si è rivelata di fatto un affidamento diretto “sopra soglia comunitaria” alla Easy Help/Costruttori teramani”. A dirlo la cooperativa sociale Tercoop.

”L’Amministrazione comunale concedendo il diritto di prelazione su 644 stalli a pagamento e 6 milioni di euro di potenziali ricavi in 8 anni di gestione dei parcometri, ha regalato l’appalto ad un project financing che porterà al Comune un guadagno/risparmio complessivo di poco superiore ai 400mila euro, poco più di 50mila euro l’anno, tagliando alcuni posti di lavoro e offrendo 19 contratti part time al personale riassorbito. Il Comune incasserà quindi meno della metà dei 120mila euro l’anno che la Tercoop paga dal 1992, lavorando con meno di 500 stalli e 26 soci – lavoratori impiegati a tempo pieno”.

E ancora: “Ma soprattutto l’Amministrazione comunale ha ignorato e rifiutato un Contratto misto offerto dalla stessa Tercoop, con il quale avrebbe ottenuto un interesse pubblico cinque volte superiore a quello offerto dal project financing, almeno 2 milioni e mezzo di euro in 8 anni di gestione, circa 300mila euro l’anno di guadagno/risparmio per il Comune e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. Ci hanno insegnato che una pubblica Amministrazione è tenuta a perseguire il pubblico interesse con imparzialità e buona fede, evitando favoritismi a vantaggio di alcuni e discriminazioni a danno di altri.
Abbiamo chiesto incontri e confronti per le reciproche spiegazioni, ma ci sono state sistematicamente negate, come è avvenuto per l’accesso agli atti che non ha consentito alla Tercoop di presentare un quarto vantaggioso progetto.
In mancanza di un atto di coraggio da parte dell’Amministrazione comunale, la nostra speranza di giustizia è riposta nella Procura della Repubblica alla quale ci siamo rivolti per tutelare i nostri diritti, e nell’intervento di uno stimato magistrato come il dottor Davide Rosati che segue la vicenda”.