Teramo. L’ultimo Consiglio dell’anno approva, con l’astensione dei due gruppi di minoranza (Italia Viva e Casa dei Comuni) il reingresso della Provincia nel COTUGE con una quota del 12% pari a 14 mila 911 euro. Presente in aula anche il presidente del Consorzio, Vincenzo Lori.
Il Consorzio Turistico del Comprensorio dei Monti Gemelli, quindi, torna ad essere composto da quattro enti marchigiani: Provincia di Ascoli Piceno, Consorzio BIM fiume Tronto di Ascoli Piceno, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Folignano, detentori il 50% del capitale, e da sette enti della Provincia teramana: Provincia di Teramo, Comune di Valle Castellana, Comune di Civitella del Tronto, Comune di Campli, Consorzio BIM Fiume Tronto di teramo, Consorzio BIM del Vomano Tordino, detentori del restante 50% del capitale.
Approvato all’unanimità il nuovo regolamento Cosap per l’applicazione dei canoni di spazi e aree pubblica che ha completamente la materia in ottica utenza e per una migliore definizione delle diverse tipologie d’occupazione. Sono state regolamentate, inoltre, le possibilità di esenzione e introdotte alcune tipologie procedurali che interpretano le finalità della provincia ( ad esempio la riserva di spazi nella cartellonistica pubblicitaria ai fini di comunicazione istituzionale).
All’unanimità è stata licenziata anche la variazione di bilancio per l’inserimento del programma del sesto Piano stralcio Anas con un impegno di spesa in entrata di circa oltre 3 milioni e 713 mila euro. Si tratta di fondi destinati a interventi post sisma e sono così ripartiti: Provinciale 42 Montorio al Vomano (Santa Lucia) 887 mila euro; provinciale 42 tratti Montorio al Vomano 88 mila euro; sulla provinciale 53 Civitella del Tronto – interrotta da anni e unico collegamento teramano con la stazione sciistica di Monte Piselli – sono previsti due lavori uno da 739 mila euro e l’altro da 147 mila euro; a Valle Castellana sono previsti tre interventi sulla 49/D: 1 milione e 479 mila euro (Fosso Viola), 236 mila euro (Morrice) e un ultimo tratto per 133 mila euro.
Riaffidato, infine, sempre all’unanimità, all’Agenzia provinciale per l’Energia e l’Ambiente, la gestione del controllo degli impianti termici fino al 2027.