Sindacati e lavoratrici sono tornati questa mattina davanti ai cancelli della casa di riposo “De Benedictis” di Teramo per tornare a farsi sentire per il mancato pagamento degli stipendi.
Per le lavoratrici (otto) del servizio mensa ormai la situazione si è fatta impossibile, con alcune che hanno anche arretrati di cinque mesi. Fp Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl e Uil Fpl hanno guidato questa mattina la protesta con i propri rappresentanti e sono pronti, dopo la diffida delle scorse settimane a Asp 1 e Pap, a passare al decreto ingiuntivo.
Tentato anche un “blitz” al Parco della Scienza dove era segnalato in arrivo l’assessore regionale preposto, Pietro Quaresimale, ma non c’è stato poi effettivamente modo di avere un contatto diretto.
Sindacati e lavoratori hanno invece parlato con il sindaco Gianguido D’Alberto. “A fronte di quanto denunciato da sindacati e lavoratrici – ha detto – nel ringraziare il Prefetto per il tavolo istituzionale convocato finanche oltre le specifiche competenze, con implicita manifestazione di alta sensibilità, non posso che tornare a rivolgermi alla Regione chiedendo un intervento che dia soluzione a problemi che sicuramente partono da lontano ma che oggi si sono incancreniti e vanno affrontati in maniera definitiva”.
Il primo cittadino, come già fatto al tavolo della Prefettura, torna a chiedere “un piano di sostegno e di rientro che superi la precarietà e garantisca un futuro ad un ente che eroga servizi fondamentali sotto il profilo sociale e sanitario per il nostro territorio. E’ necessario che la Regione metta insieme attorno a un tavolo sanità e sociale, risolvendo una situazione che oltre che pesare sulle lavoratrici e sui lavoratori, che fino ad oggi hanno garantito da soli un servizio essenziale, rischia di ripercuotersi anche sull’utenza”.