Festa della polizia penitenziaria questa mattina nel carcere di Castrogno a Teramo.
Una festa, se così si può dire, in tono minore, perché tante sono le problematiche che ogni giorno gli agenti teramani devono affrontare nella casa circondariale
Alle presenza del commissario straordinario Luigi Pizzi e delle più alte cariche delle forze dell’ordine provinciali, il comandante del reparto, Commissario Coordinatore Livio Recchiuti, ha sottolineato ancora una volta i problemi e fatto un bilancio dell’attività degli agenti.
“Nel corso di questi duecento anni, la Polizia Penitenziaria, quindi, ha fatto tanta strada, diventando un corpo altamente qualificato cui sono demandati compiti specialistici – ha detto – E’ un Corpo glorioso quella Polizia Penitenziaria, con un mandato istituzionale tra i più nobili, ma che tuttavia, non posso esimermi dall’evidenziare, sta attraversando un momento difficile a causa di due fattori paralleli ma convergenti: la carenza cronica di organico ed il sovraffollamento carcerario. Ciò sta ingenerando un profondo malessere tra il personale il quale è costretto a sostenere turni di lavoro molto pesanti dove la prestazione di lavoro straordinaria è oramai programmata, con il risultato che l’eccezionalità è divenuta, nei fatti, la normalità. A tal proposito per aver una idea concreta della problematica segnalata, è opportuno fornire dei dati relativa alla situazione attuale di questa casa Circondariale: a fronte di un organico previsto di 216 unità, quello amministrato è di 164 unità, mentre quello effettivamente presente è di 140 unità, ragion per cui al 21.05.2018 la carena di organico ammonta a 76 unità. La conseguenza di tale situazione è plasticamente rappresentata dal numero dei congedi non fruiti, ammontanti a ben 15842 gg, e dalle ore di prestazione di lavoro straordinario, ammontanti 25.500. Nonostante tale infelice situazione, non posso non esprimere la mia personale ammirazione nei confronti degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria per lo straordinario impegno che ogni giorno profondono nell’assolvimento dei compiti istituzionali con competenza e umanità: un lavoro silenzioso che, però, produce risultati di assoluto rilievo”.
Entrando nello specifico, come sottolineato dallo stesso comandante, il reparto di Polizia Penitenziaria di Teramo ha assicurato 189 ingressi dalla libertà e 192 da altri Istituti; 173 dimissioni comprensivi delle scarcerazioni e delle concessioni delle misure alternative. Il Personale del Nucleo Operativo, implementato pressoché quotidianamente da quello del quadro permanente, ha assicurato 1.029 traduzioni, di cui 327 in ambito nazionale, 184 in ambito regionale e 418 in ambito locale, per una movimentazione complessiva di detenuti pari 1304 di cui 399 appartenenti al circuito di Alta Sicurezza e per un impiego di unità di PP di 3.906 unità.
Nell’ambito delle ordinarie attività di sicurezza svolte all’interno dell’istituto sono state effettuate 1763 perquisizioni nelle camere di detenzione e nei luoghi di vita in comune dei detenuti e 6 perquisizioni di carattere straordinario, dettate particolari ed urgenti ragioni di sicurezza. Nello specifico, invece, dell’attività di polizia giudiziaria, sono 82 le attività svolte su delega dell’autorità giudiziaria comprensive di quelle di intercettazione ambientale audio-video, mentre 57 sono state le informative di reato redatte ex art.347 c.p.p.
Presenti questa mattina tra gli altri anche il sostituto procuratore Bruno Auriemma, il direttore del carcere Stefano Liberatore ed il Rettore Luciano D’Amico.