Lacrime di commozione, quelle del primario Narcisa De Vincentis, a testimonianza di quanto lavoro ci sia stato per raggiungere il taglio del nastro odierno. Perché il reparto di medicina nucleare non si è rifatto solo il look con quasi un milione di euro di investimento da parte della Asl di Teramo, ma si è anche dotato della gamma camera (circa 700mila euro), in attesa della tomografia a emissione di positroni (PET) che sarà complementare rispetto al macchinario che questa mattina ha preso il posto di uno che ormai funzionava solo con la buona volontà degli operatori del reparto.
Ed al taglio del nastro c’erano tutti: tra gli altri, il direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, il direttore amministrativo Maurizio Di Giosia, il direttore del Dipartimento delle Tecnologie Pesanti, Carlo D’Ugo, il primario di Fisica Sanitaria Gianni Orlandi ed il primario di Radiologia, Nevia Caputo.
La gamma camera verrà impiegata per l’acquisizione di immagini scintigrafiche statiche, dinamiche e tomografiche, espressione della distribuzione in vivo di radiofarmaci opportunamente somministrati ai pazienti per analizzare qualsivoglia parte del corpo. Entro il prossimo anno però l’obiettivo della Asl di Teramo è arrivare ad acquistare la PET, che sarà posizionata in una stanza adiacente alla gamma camera: tutte le altre province abruzzesi ne sono già dotate, quella che arriverà al Mazzini le supererà per innovazione. Bisognerà però investire ancora (quasi un milione e mezzo) e ci vorrà ancora un po’ di tempo.
Fagnano questa mattina non ha mancato di sottolineare il “contesto decadente del Mazzini”, riferimento non troppo implicito alla necessità di affrettare i tempi per la realizzazione del nuovo ospedale. “Dovrei cambiare attività se non credessi nella realizzazione”, ha chiosato il dg dell’Azienda Sanitaria.
Tra l’altro la dottoressa De Vincentis, insieme alla Asl, ha raggiunto questo primo importante traguardo prima di lasciare l’Azienda Sanitaria: a giugno infatti andrà in pensione e verrà pubblicato un nuovo bando per trovare il successore.