“Questa volta, come sempre a modo nostro, autofinanziandoci, abbiamo distrutto la barriera architettonica che impediva ai disabili di accedere ai nostri spazi. Lo abbiamo fatto dopo che un nostro caro amico ce lo ha fatto notare, e chiediamo scusa se siamo arrivati in ritardo questa volta. Ora, però, la Casa del Popolo è dotata di una pedana removibile che, finalmente, consentirà proprio a tutt* di entrare nella nostra sede!”.
E ancora: “Il nostro amico ci ha denunciato che quasi la totalità dei locali commerciali, dei bar, dei ristoranti e persino delle farmacie del centro storico della nostra città non sono dotate di pedane che consentano l’accesso ai disabili. Speriamo che il nostro gesto possa essere d’esempio, perché, se l’abbiamo fatto noi autofinanziandoci (e non facciamo attività a scopo di lucro), lo possono fare tutte le attività commerciali di Teramo”.
“Al Comune di Teramo, che si è reso disponibile e attento alla problematica, chiediamo di accelerare i tempi per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche presenti sul suolo pubblico e di realizzare un bagno pubblico ad uso dei disabili in centro storico. Sono proposte che muoviamo affinché diventino eco assordante delle richieste di chi, da sempre, combatte per i propri diritti e per una città senza barriere architettoniche”.