Da ieri Nicola D’Alterio è ufficialmente direttore generale dell’IZSAM, carica che ha vestito come facente funzione prima della nomina ufficiale e dopo aver ricoperto l’incarico di direttore sanitario.
Con lui questa mattina sono stati presentati il nuovo direttore sanitario dell’Istituto, Giacomo Migliorati, ed il confermato Lucio Ambrosj come direttore amministrativo (“Sperando non presti attenzione alle sirene dalla Asl di Teramo”, ha detto D’Alterio). Il nuovo dg ricoprirà l’incarico per i prossimi 5 anni.
“In primo luogo ringrazio chi mi ha preceduto: l’ex DG Mauro Mattioli, con cui ho collaborato come direttore sanitario per 2 anni. Un ruolo che è stato per me di fondamentale importanza e che mi ha permesso di conoscere a fondo le dinamiche dell’IZSAM, i suoi punti di forza, le sue peculiarità, le sue necessità di crescita e sviluppo. Il ringraziamento va anche al CdA che ha giocato un ruolo essenziale per l’approvazione dei Bilanci di esercizio e lo sblocco di somme che sono state utilizzate per investimenti sul patrimonio immobiliare dell’Ente”.
CORONAVIRUS Inevitabile che il discorso cada anche sul coronavirus: nonostante la provenienza animale (da pipistrello per poi passare all’uomo), l’IZS non è stato interpellato per l’isolamento del virus che è stato “fotografato” dallo Spallanzani di Roma. “Il 75 per cento dei virus che colpiscono l’uomo provengono dagli animali – ha detto D’Alterio – I nostri tecnici sono richiesti da tutto il mondo e noi stessi lavoriamo a livello europeo. All’ingresso della nostra attuale sede stiamo lavorando per la realizzazione di un’officina farmaceutica con kit diagnostici per fare esami rapidi e riguarderanno anche il coronavirus. Per adesso i kit interessano le analisi sugli animali, ma con il milione di euro che arriva dal Ministero amplieremo l’offerta sanitaria. Sottolineo che l’Istituto è centro di referenza dal 2017 per diagnosi, isolamento e sequenziamento dei microorganismi patogeni”.
Una realtà in forte sviluppo come l’IZSAM ha bisogno anche di adeguare le strutture che ospitano dipendenti e laboratori. “Per questo abbiamo avviato una serie di lavori nella sede centrale e in quelle territoriali. In particolare, grazie ai fondi Masterplan, abbiamo provveduto ad affidare la progettazione esecutiva e i lavori del primo lotto funzionale della nuova sede teramana di Colleatterrato per un importo di 17 milioni di euro (camera stagna), mentre sono previsti ulteriori investimenti da 10 milioni di euro per il secondo e 12 milioni e 900 mila euro per il terzo lotto. Nella sede di Colleatterrato sono stati ultimati i lavori di manutenzione straordinaria per 190 mila euro e sono in corso i lavori per la realizzazione di stabulari per grandi animali (390 mila euro circa). Per quanto riguarda la sede centrale, tra i lavori in corso ci sono quelli per la realizzazione del nuovo reparto di produzione e confezionamento dei vaccini diagnostici e batterici: 2 milioni e 250 mila euro, a cui è stato aggiunto un ulteriore milione di euro di fondi ministeriali; il termine dei lavori è previsto entro giugno 2020. L’attenzione è stata rivolta anche alle sedi territoriali, in particolare sono in corso lavori per il miglioramento sismico della sede di Campobasso (252 mila euro), sono stati ultimati gli impianti di climatizzazione e adeguamento dell’impianto elettrico a Pescara (176 mila euro) e il nuovo impianto di climatizzazione a Isernia (48 mila euro). Nella sede di Isernia è stato programmato per il biennio 2020-2021 un intervento di miglioramento sismico da 260 mila euro. Nel corso del 2020 verrà anche avviata la procedura di acquisizione della sede di Pescara (400 mila euro) che diventerà di proprietà del nostro Istituto”. Per la nuova sede di Colleatterrato, i lavori per il primo lotto partiranno tra 40 giorni.
Ad oggi l’Istituto può contare su 316 dipendenti, di cui 189 donne: oltre il 62% possiede un diploma di laurea. Sono 50 i dipendenti precari che hanno potuto accedere finora al percorso di stabilizzazione denominato “Piramide della Ricerca” (30 con la qualifica di Ricercatore sanitario, 20 con quella di Collaboratore professionale di ricerca sanitaria), di questi 40 sono donne, 43 in possesso di un diploma di laurea. A seguito della conversione del Decreto Milleproroghe (prevista per la fine di febbraio 2020) verrà aperta una nuova sessione di assunzioni riservata al personale della ricerca che porterà al potenziale reclutamento di altri 56 dipendenti.
Il direttore generale ha poi auspicato una rapida svolta per la composizione del CdA dell’IZS, “in quanto ci sono cose di loro competenza da affrontare necessariamente”.