Tempo di bilanci finali per Manola Di Pasquale, presidente uscente del CdA dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. A breve, infatti, verrà rinnovato il consiglio di amministrazione con nomine che spettano a Regione Abruzzo, Regione Molise e Ministero della Salute tra le candidature arrivate entro lo scorso ottobre (in pole sembra esserci Davide Calcedonio Di Giacinto).
Manola Di Pasquale indirizza anche una stoccata (nel video) con riferimento proprio alla lista di papabili successori tra cui che non ci sono (almeno allo stato attuale) veterinari. Lei, infatti, fu oggetto di critiche ed azioni legali successivamente alla nomina.
“Nell’ottobre 2015, al momento dell’insediamento del CDA da me presieduto, l’Istituto Zooprofilattico presentava straordinarie potenzialità ma, nel contempo, anche numerose criticità che gli impedivano di operare appieno. L’approvazione del Bilancio 2013 risultava sospesa a causa della “bocciatura” da parte del Collegio dei Revisori che era stata trasmessa alla Corte Dei Conti. Le criticità della nota sono state oggetto di approfondimenti e chiarimenti ed è stato, quindi, redatto un nuovo completo documento di Bilancio 2013 – approvato dal Collegio dei Revisori e adottato dal Consiglio di Amministrazione, che ha permesso di avviare la stesura dei Bilanci relativi agli anni 2014 e 2015. L’approvazione dei Bilanci ha riavviato l’azione amministrativa, sia consentendo l’impiego degli utili ai fini della predisposizione del Piano degli Investimenti, sia garantendo procedibilità ed attualizzazione degli adempimenti amministrativi in continuo divenire”.
E sul personale: “Durante la precedente gestione si era determinata la paralisi dei rapporti sindacali, legata anche al blocco dei fondi del comparto e della dirigenza e ad alcuni contenziosi in materia di personale, con la conseguente impossibilità di dare esecuzione ad istituti contrattuali fondamentali per l’operatività dell’Istituto. Grazie ad un’intensa e capillare attività amministrativa effettuata in sintonia con gli organi di gestione (direttore generale ) e di controllo ( revisori dei conti) è stato possibile erogare a tutto il personale i trattamenti accessori legati alla performance relativi agli anni pregressi ripristinando, nel contempo, la regolare erogazione anche per il futuro. Si è provveduto, inoltre ad avviare e concludere una trattativa con le Regioni Abruzzo e Molise per il riconoscimento ai dipendenti dell’Istituto delle risorse aggiuntive regionali previste dal CCNL ed integrative dei fondi del comparto. L’accordo raggiunto, ha consentito nell’anno 2019 di liquidare tali risorse in favore dei dipendenti con riferimento agli anni dal 2011 al 2018 e di stabilizzare l’importo annuo, pari ad € 42.437,02 anche a valere sui fondi degli anni successivi. Il beneficio ha riguardato 212 dipendenti che hanno visto in tal modo incrementare il trattamento accessorio legato alla produttività. E’ stato inoltre definito, tramite conciliazione, un annoso e complesso contenzioso riguardante l’inquadramento di 27 dipendenti e che rischiava di esporre l’Istituto a gravi ricadute di carattere operativo ed economico”.
“Nel 2019 è stato aggiornato il fabbisogno occupazionale relativo al triennio 2019/2021 – prosegue Manola Di Pasquale – Il documento, ispirato dalle indicazioni e necessità delle diverse strutture e orientato al perseguimento delle linee strategiche dell’Ente, pur nel rispetto dei vincoli di finanza, ha una previsione occupazione di 37 unità di cui 22 con contratto a tempo determinato con qualifiche diverse. Attualmente operano in Istituto 143 unità con contratto di collaborazione. Il 93% dei contratti di collaborazione (pari a circa 3,8 milioni di euro) è stato stipulato per la realizzazione di progetti e programmi finanziati dal Ministero della Salute e da altri enti e istituzioni nazionali e internazionali; il restante 7% è finanziato da entrate proprie. In data 13 novembre 2019 è stata versata nelle casse dell’IZS la complessiva somma di € 1.368.436,36. L’Ente ha quindi avviato le procedure propedeutiche alla assunzione che interessano potenzialmente 87 precari rientranti nella previsione della norma (entro fine anno; ndg)”.
Sul patrimonio aziendale, “Dal 2009 al 2015, l’attività patrimoniale dell’IZSAM era stata sospesa. Anche lo stato manutentivo degli immobili della sede centrale e delle sedi territoriali presentava evidenti criticità. Con l’approvazione dei bilanci si sono liberate somme per circa 6 milioni di euro e il Cda ha adottato atti di indirizzo individuando interventi immediati per la sicurezza negli ambienti di lavoro e la piena operatività dei diversi laboratori adeguando le strutture al pieno rispetto degli standard nazionali ed internazionali”.
Inoltre, con la “Convenzione per l’attuazione degli investimenti del Masterplan per l’Abruzzo” che prevedeva un finanziamento di € 25 milioni a favore dell’IZSAM, è stata sottoscritta il 10 novembre 2016. Con la firma del contratto di appalto integrato, il 4 settembre di quest’anno si è concluso l’iter relativo all’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del primo lotto funzionale della nuova sede centrale dell’IZSAM, finanziato con fondi Masterplan per 15 milioni e con 2 milioni di co-finanziamento dell’Istituto. I lavori, per un valore complessivo stimato di 17 milioni di euro, sono stati affidati dopo regolare gara d’appalto al Consorzio “Ciro Menotti” di Ravenna. Il primo lotto funzionale avvia la realizzazione della nuova e più estesa sede centrale dell’Istituto che sorgerà a Teramo nel quartiere Colleatterrato. Sono previste la progettazione esecutiva e la realizzazione della Camera stagna”: un edificio su tre livelli che ospiterà un laboratorio di massima sicurezza per la lavorazione di campioni biologici e di procedure diagnostiche all’avanguardia, con impianti destinati alla gestione del laboratorio stesso. L’inizio dei lavori è previsto per i primi mesi del 2020. I restanti 10 milioni saranno destinati a realizzare il secondo e terzo lotto funzionale della nuova sede che insieme al quarto, finanziato dal Ministero, costituirà il nuovo Polo Tecnico dell’Istituto”.