La vicenda fa riferimento alla gestione dei parcheggi di Teramo.
“Abbiamo formulato una eccezione preliminare connessa alla pendenza di un ricorso per accesso agli atti, chiedendo la sospensione del presente ricorso – fa sapere la Tercoop – Nel merito abbiamo evidenziato la violazione dell’art. 30 e 183 del codice degli appalti, oltre al grave vizio riguardante l’art. 80 comma 5, lettera C-ter dello stesso codice appalti, poiché pur in pendenza di un giudizio civile contro la Easy Help per grave inadempimento contrattuale in una precedente gestione dei parcheggi a pagamento nel comune di Siniscola, il comune di Teramo ha ritenuto comunque di aggiudicare la gestione dei parcheggi a pagamento alla stessa Easy Help”.
E ancora: “La Tercoop nel 2019 con 483 stalli ha pagato 475.000€ di stipendi, tredicesime escluse con le quali il costo del personale sarebbe salito a 500.000€ se la cooperativa sociale non fosse stata dissanguata finanziariamente con la continua e ingiustificata riduzione di stalli a pagamento che perdura ormai ininterrottamente da un decennio. Il nuovo eventuale gestore invece, con 644 stalli a disposizione e uno sconto di 20.000€ l’anno sul canone di affitto delle aree, per il personale riassorbito mette in bilancio 424.000€, 51.000€ meno della Tercoop che in 8 anni diventano 408.000€ di “risparmi” sulle ore di lavoro e sui modesti stipendi dei lavoratori, da trasformare eventualmente in privati profitti. A questi potrebbero aggiungersi anche i 60.000€ elargiti al concessionario dal Comune per lo svolgimento di alcuni servizi aggiuntivi, se la somma non sarà obbligatoriamente vincolata all’aumento delle ore lavorative del personale riassorbito. In questo caso i potenziali profitti per il gestore ammonterebbero a quasi un milione di euro in 8 anni, destinati a crescere dopo gli annunci dell’amministrazione comunale sull’arrivo di nuovi stalli a pagamento”.
La Tercoop “aveva vinto tutte le gare indette dal Comune di Teramo per la gestione dei parcheggi a pagamento in virtù delle sue vantaggiose offerte. Bisognava impedirgli di partecipare alla gara d’appalto con un proprio progetto per poter garantire profitti alla Easy Help/Costruttori teramani dopo averli garantiti agli altri concorrenti di Piazza Dante, e così è stato”.