Dopo l’incendio della scorsa notte in due opifici di aziende gestiti da cinesi, nella tarda mattinata il sindaco Gianguido D’Alberto ha convocato un tavolo tecnico con Arta, Asl, vigili del fuoco, Questura, Izs, Arap, tecnici comunale e con il sindaco di Bellante, Giovanni Melchiorre.
All’esito dei lavori, il sindaco ha emanato una ordinanza con la quale dispone, quali prime misure immediate e cautelari a tutela della salute pubblica ed in attesa degli esiti delle analisi sull’aria e sulle acque già prelevate in via precauzionale, e fino a nuova disposizione, la chiusura delle finestre, lo spegnimento degli impianti di ventilazione e condizionamento e la successiva manutenzione e pulizia dei filtri degli stessi nell’area compresa all’interno di un cerchio di raggio di 400 m, con centro a partire dalle strutture interessate dall’incendio; sempre in via precauzionale, sino all’esito dell’esame dei campioni prelevati e pertanto fino a nuova disposizione, il divieto di raccolta, distribuzione e consumo di tutte le colture, incluso il foraggio per animali e per il pascolo nelle zone ricadenti nell’area compresa all’interno di un cerchio di raggio di 400 m, con centro a partire dalle strutture interessate dall’incendio.
Oltre ciò nell’ordinanza sono impartite disposizioni, in particolare al proprietario dell’immobile, concernenti le attività da porre in essere per favorire le complessive operazioni di spegnimento e di rimozione dei rifiuti e l’immediato confinamento di tutti i liquidi provenienti dall’incendio, all’interno del piazzale, per evitare dispersioni di possibili agenti inquinanti.
L’ordinanza inoltre impartisce l’interdizione all’uso e lo sgombero dell’immobile, nelle more dell’adozione di idonei interventi di risanamento e ripristino a regola d’arte delle strutture dello stabile.