Teramo, in piena pandemia nate 340 aziende in più

Nel secondo trimestre dell’anno, in piena crisi pandemica, la differenza tra nuove iscrizioni e cessazioni aziendali è risultata positiva in provincia di Teramo attestandosi a +175 imprese. A farlo sapere la Camera di Commercio di Teramo.

Le iscrizioni ammontano a 340 unità, le cessazioni sono state 165. Tale dinamica scaturisce dall’andamento positivo registrato per le ditte individuali (+121 imprese) e per le società di capitale (+ 56 imprese).  Lievemente negativo il saldo delle società di persone (- 5 imprese).

Il tasso di crescita (+0,49%) si posiziona ben al di sopra del dato medio regionale (+0,36%) e nazionale (+0,33%) .

A livello settoriale i principali settori di attività economica presentano i seguenti risultati: l’agricoltura evidenzia un saldo di + 26 imprese, le attività manifatturiere + 5 imprese, le costruzioni + 14 imprese, il commercio + 12 imprese, invariato il saldo delle attività di alloggio e ristorazione, in crescita le attività dei servizi.

Nel secondo trimestre il settore dell’artigianato fa registrare un saldo demografico positivo pari a + 65 imprese, quale risultato di 120 iscrizioni e 55 cessazioni. Lo scorso anno, per il medesimo periodo, le iscrizioni erano state 134, le cessazioni 117, con un saldo di + 17 unità. Il tasso di crescita si posiziona ad 0,86%  ben superiore al valore medio nazionale che ammonta  a 0,50%, ed a quello delle altre province abruzzesi:  L’Aquila 0,58%, Chieti 0,39% e Pescara 0,01%.

“Il secondo trimestre dell’anno in corso, che rappresenta il periodo più difficile della storia della Repubblica Italiana dal dopoguerra in poi, evidenzia per la provincia di Teramo, dal punto di vista della demografia imprenditoriale, una dinamica tutto sommato soddisfacente considerando lo scenario di riferimento  sostiene Gloriano Lanciotti, Presidente della Camera di Commercio di Teramo. Sebbene il periodo sia stato caratterizzato da una sostanziale stasi di tutte le attività produttive ed amministrative,  la positività del saldo demografico evidenzia una incoraggiante volontà di reazione degli imprenditori teramani, superiore a quanto accaduto a livello regionale e nazionale. In particolare il dato relativo al settore dell’artigianato, che da oltre un decennio evidenzia una tendenza alla diminuzione della struttura imprenditoriale, è un flebile segnale positivo che speriamo possa trovare conferma nei prossimi periodi.I mesi a venire saranno il vero banco di prova per verificare la tenuta del sistema economico regionale e locale rispetto ai contraccolpi generati dalla pandemia. L’ente camerale teramano ha messo in campo una serie di  strumenti di sostegno alle imprese su temi quali il digitale, l’internazionalizzazione, il sostegno finanziario, la promozione delle eccellenze territoriali con la finalità di supportare le imprese nella fase della ripartenza che si spera possa avviarsi e consolidarsi nei prossimi mesi”.

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