Sant’Omero. Un nuovo controllo nel cantiere di via Metella Nuova, a Garrufo di Sant’Omero.
Il responsabile dell’ufficio tecnico del Comune e la polizia locale hanno compiuto, nelle ultime ore, una ulteriore verifica nell’area deputata ad ospitare un nuovo capannone e finita al centro di precedenti ordinanze di sospensione dei lavori e ripristino dello stato dei luoghi. Sulla vicenda, inoltre, pende un ricorso al Tar e tutto ruota attorno alla variante al Prg.
In ogni caso, la verifica è scattata sulla scorta di alcune segnalazioni, che parlavano di attività di movimento terra. In ogni caso, la polizia locale avrebbe anche identificato l’autista di un autoarticolato, che trasportava una ruspa, in uscita dal cantiere.
Sarà ora compito dell’ufficio tecnico, attraverso la sovrapposizione dei rilievi fotografici effettuati con quelli dei sopralluoghi precedenti, verificare se siano stati effettuati, o meno dei lavori, mentre la società in questione, al momento, è in possesso solo di un’autorizzazione per le opere di palificazione.
Il controllo nell’area è stato effettuato alla vigilia della seduta del consiglio comunale che dovrà occuparsi della variante al piano regolatore per l’ampliamento dei comparti previsti nella zona artigianale e commerciale, dove è localizzata l’area.
Il Comune di Sant’Omero, nei mesi scorsi, annullò per autotutela la delibera di adozione, per poi avviare l’iter di annullamento della precedente autorizzazione.
Le reazioni. Sulla vicenda il gruppo consiliare Sant’Omero Futura (Erica Celestini, Nadia Ciprietti, Enrico Di Egidio e Giorgio Di Sabatino), con una nota, è tornato a far sentire la propria voce.
“La cosa sconcertante di tutta questa vicenda”, scrive l’opposizione, “che aggiunge ulteriori interrogativi, è che i lavori oggetto di controllo della polizia locale si stavano realizzando proprio in concomitanza con la seduta del consiglio comunale di questa sera, avente ad oggetto anche la risposta alle osservazioni formulate dalla Provincia (che già avevano causato la revoca della precedente variante in favore della società), e con vista sulla prossima variante generale al PRG (che sia proprio questo il motivo dell’attesa durata quasi sei anni, in barba ai proclami fatti al momento del primo insediamento di questa giunta?)
Attendiamo adesso che l’assessore al PRG, e non il consigliere delegato usato come utile paravento politico, riferisca su questa vicenda che sta assumendo contorni grotteschi, e continuiamo a chiedere le immediate dimissioni del consigliere Rastelli, che prosegue imperterrito a fare da tramite tra gli interessi dell’azienda di cui è parte e gli interessi del Comune, in evidente conflitto tra loro”.