Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti del Comune, dell’università e delle associazioni, il prefetto Gabriella Patrizi, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, il vicario del questore di Teramo Andrea Rossi, il colonnello del comando provinciale dei carabinieri Giorgio Naselli e il colonnello Paolo Balzano del comando provinciale della guardia di finanza.
Nel progetto sono stati coinvolti inoltre numerosi Comuni, l’università di Teramo, le autorità giudiziarie, i centri antiviolenza e alcune associazioni. Il prefetto Patrizi ha ricordato: “Fortunatamente stiamo continuando queste attività in sinergia con tutti gli enti. Migliaia di locandine saranno distribuite nei luoghi più frequentati e la diffusione avverrà anche via social attraverso i canali degli enti coinvolti”.
Ha proposto il colonnello Naselli: “Mi piacerebbe portare i risultati ottenuti anche nelle scuole, durante quelle conferenze che organizziamo per sensibilizzare ragazzi e corpo docenti” e ha aggiunto il colonnello Balzano: “Un protocollo del genere da un quid in più alla prevenzione”. Sulla prevenzione a scuola ha ribadito poi l’assessora alla pubblica istruzione Maria Cristina Marroni: “Presto organizzeremo un tavolo per la prevenzione nelle scuole. Inoltre il Comune aderirà presto al patto dei sindaci contro la violenza di genere siglato a marzo a Milano”. Sulla questione del progetto “Artemisia, un posto sicuro”, che mirava a trasformare le 95 farmacie coinvolte in un primo sportello di aiuto per chi ha subito episodi di violenza, la Marroni ha riferito che c’è stata grande partecipazione e ha fornito un primo dato: la costa è il luogo da cui provengono più segnalazioni.
Anche l’università poi organizzerà un seminario ad ottobre sul tema “Prevenzione e strategie di contrasto alla violenza di genere e abuso sui minori” e sarà condotto dalla cattedra di criminologia e aperto a tutta la cittadinanza.